"Quella sala riunioni non sarà più la stanza di Arceci. La targhetta sul muro l’ho fatta rimuovere. Non ci può essere spazio per gli equivoci. Né ora né in futuro". Il sindaco di Pesaro Andrea Biancani ha deciso di non avvalersi più della presenza di Franco Arceci nel palazzo comunale. Non perché indagato per concorso in corruzione ("non si è colpevoli solo per un avviso di garanzia") ma perché ha accertato che non ha un titolo valido per occupare una stanza nel Municipio, avere una targhetta all’esterno col suo nome, un telefono dedicato e una postazione di lavoro. Dice il sindaco: "So che gli inquirenti hanno chiesto anche stamane nella loro visita nell’ufficio della segreteria comunale i requisiti che possano far ritenere Franco Arceci un collaboratore effettivo del Comune. Ho chiesto spiegazioni e ora so che questo titolo è stato valido fino al 31 dicembre del 2023. Poi non c’era la possibilità di un rinnovo se non per motivi straordinari e comunque da approvare preventivamente. E questo non è stato fatto. Per cui, non è più possibile per Arceci rimanere in Comune. Da parte mia, ho subito detto, fin dalla prima visita della finanza e della polizia in Comune, che Arceci non aveva avuto dalla mia giunta né dai miei uffici alcun nuovo incarico. Ho pensato che potesse avere un prolungamento automatico della collaborazione in atto sia nel 2022 che nel 2023 ma ora, alla verifica dei requisiti, quell’automatismo non scattava. Per cui, non possiamo in questo momento far rimanere Arceci in quella stanza. Vorrei anche precisare – dice il sindaco – che quell’ufficio è la sala riunioni per il personale. Al mio arrivo, nell’ufficio occupato per anni da Franco Arceci è andata la vicesegretaria Paola Nonni mentre Arceci si è appoggiato nella prospiciente sala riunioni. E’ comparsa la targhetta col suo nome ma non so chi l’abbia messa o fatta mettere. Mi era stato detto dagli uffici che quell’incarico legato al Pnrr, affidato dalla precedente giunta, fosse in vigore perché le procedure non sono ancora finite. Invece non è così. La conseguenza quindi, anche alla luce dell’inchiesta e della trasparenza dei nostri atti, è che Arceci non può avere un ufficio in Comune". L’unico incarico vigente per Arceci è quello di coordinatore del comitato per il futuro museo della moto e della bici. Di cui non si ha traccia fino ad oggi di riunioni né tantomeno del museo.
ro.da.