Biancani: ho bloccato tutto: "E rivoglio indietro i soldi"

Il sindaco: stop fondi per il Palio dei bracieri, cancellato anche il progetto della Sonoteca "Ma la commissione non serve, c’è già un’indagine. Di chi è la colpa? Non sta a me dirlo".

Andrea Biancani, mica male come grana all’esordio da sindaco.

"Non l’avrei mai immaginato. Un inizio in salita per me".

Sono passati venti giorni dall’esplosione del caso. Ha un’idea chiara di quanto avvenuto?

"L’idea ce l’ho e sono intervenuto dove è stato possibile. Per il resto è ovvio che ho bloccato il meccanismo finito al centro dell’inchiesta della procura".

Quando ha capito che qualcosa non andava?

"Quando in una vostra intervista il rappresentante delle due associazioni (Stefano Esposto, ndr) ha detto che non ricordava che lavori avesse fatto con i soldi ricevuti dal Comune per piazzale D’Annunzio. Lì ho capito che dovevo intervenire".

Cosa ha fatto e cosa sta facendo?

"Ho tolto all’asociazione Opera Maestra i fondi che le erano stati assegnati per l’organizazzione del Palio dei Bracieri, passando alla gestione diretta delle spese da parte del Comune, specie dopo che ho scoperto che avevano deciso anche di far pagare l’ingresso. Avrei anche annullato il Palio, non l’ho fatto solo per rispetto dei tanti ragazzi coinvolti. Poi ho cancellato il progetto della Sonoteca (una specie di juke box da realizzare sotto il loggiato del Comune, ndr). E rivoglio i soldi che già sono stati anticipati all’associazione e non sono stati ancora spesi, il tutto con opportuna rendicontazione".

Però ha detto no alla commissione d’inchiesta che voleva il centrodestra. Perché?

"Perché c’è già l’inchiesta della procura, abbiamo il massimo delle garanzie possibili".

Un conto è l’inchiesta penale, un altro quella politica, anche in fatto di responsabilità da andare a cercare.

"Ma alla fine tutto è collegato: l’indagine della procura farà emergere tutte le eventuali responsabilità. L’opposizione ha fatto bene a chiederla, la commissione di inchiesta. Se non ci fosse stata la procura in azione, sarei stato d’accordo anche io".

Che tipo di responsabilità politica vede in tutta questa storia?

"Non compete a me dirlo, non voglio essere io a fare processi. Io sono d’accordissimo sul fatto che serva trasparenza, ma poi sono altri che devono dire se qualcuno ha sbagliato".

Ha parlato di questa storia con Matteo Ricci, il suo predecessore? È successo tutto durante il suo mandato...

"No, l’ho visto una sola volta per l’inaugurazione della sua sede e non ne abbiamo parlato".

Roberto Fiaccarini