ALICE MURI
Cronaca

Biancani-Carelli, duello sulla sanità. Il sindaco: "Ok per Casa Roverella. Comunità protette, serve chiarezza"

Ieri l’intervista a tutto campo al direttore generale dell’Ast, oggi la replica del primo cittadino .

Biancani-Carelli, duello sulla sanità. Il sindaco: "Ok per Casa Roverella. Comunità protette, serve chiarezza"

Ieri l’intervista a tutto campo al direttore generale dell’Ast, oggi la replica del primo cittadino .

L’intervento a tutto campo del direttore generale dell’Ast1, Alberto Carelli, in merito alle problematiche e ai nodi più difficili da sciogliere sulla Sanità provinciale, porta l’amministrazione comunale a rispondere alle dichiarazioni del dirigente, soprattutto sul trasferimento dei servizi legati alla salute mentale. Dopo alcune verifiche arriva la conferma sulla disponibilità di Casa Roverella, una delle quattro proposte avanzate dal sindaco. "Confermiamo che sarà questa struttura ad ospitare il trasferimento dei 27 posti letto della Rsa Tomasello – dicono il sindaco Andrea Biancani e l’assessore Luca Pandolfi –. Una buona notizia che, però, era già prevista dall’Accordo di programma e che la stessa Regione stava mettendo in discussione. Con l’accordo di Casa Roverella, anche i 35 dipendenti della Labirinto non perderanno il loro posto di lavoro". A proposito di Casa Roverella, proprio nell’intervista di ieri, Carelli aveva ricordato che il Comune dovrà dare i locali a norma entro il 30 settembre, ma che per sicurezza lui ha inviato una lettera al sindaco Biancani il 3 settembre chiedendo una risposta entro il 10: "Non si è fatto vivo nessuno", ha aggiunto. Ora la risposta è arrivata, almeno sul Carlino.

Secondo l’amministrazione comunale rimane però da chiarire il futuro delle Comunità protette (40 posti letto) e della Struttura Residenziale Riabilitativa (18 posti letto). Secondo l’Accordo di programma del 2022 per la realizzazione del nuovo ospedale, si prevedeva che le due Comunità Protette sarebbero state trasferite nella struttura di Mombaroccio, mentre la SRR (struttura residenziale riabilitativa, ndr) in quella di Galantara. "Il direttore generale Ast, Alberto Carelli, ha specificato che in attesa del completamento dei lavori nelle due strutture, da terminare entro il 2026, i pazienti saranno trasferiti a Vallefoglia; scelta che, come sottolineato più volte – dicono sindaco e assessore – reputiamo sbagliata per via del contesto sociale in cui è inserita la struttura e per la sua lontananza dalla città. Ma non è chiaro cosa succederà quando i servizi dovranno essere trasferiti in modo definitivo a Galantara e Mombaroccio, perché la prima struttura è stata individuata dalla Regione Marche come Casa della Comunità, ovvero, una struttura poliambulatoriale, in cui si effettueranno visite e analisi, i lavori in corso sono finanziati per queste finalità dal PNRR. Quindi – si chiedono – come sarà possibile trasferire i 18 posti letto della SRR in un luogo in cui dovrebbero essere realizzati degli ambulatori?".

Biancani e Pandolfi intervengono anche in merito all’Ospedale di Comunità che la Regione ha individuato a Mombaroccio. Secondo le previsioni, avrebbe dovuto avere 30 posti letto ma, a febbraio di questo stesso anno, la Relazione al Bilancio di previsione dell’Ast, ha chiarito che a fine lavori ce ne saranno solamente 15, "come sarà possibile trasferire in una struttura da 15 posti letto, anche i 40 delle comunità protette? Inoltre, è lecito utilizzare risorse europee per realizzare strutture con servizi definiti in precedenza e poi realizzarne altri?", si chiedono Biancani e Pandolfi, che concludono: "Abbiamo il timore che quella dichiarata come una soluzione provvisoria, finisca per diventare definitiva, recando danno a pazienti e famiglie che in più occasioni hanno sottolineato la struttura di Vallefoglia come inadeguata. Per questo chiediamo, ancora una volta, di prendere in considerazione le due proposte dell’ex ostello di Fosso Sejore e della struttura dei Padri Comboniani".