di Roberto Damiani e
Antonella Marchionni
Ci sono targhette difficili da togliere come se fossero cerotti. Quella di fianco all’ufficio con la porta a vetri al primo piano del Comune in piazza del Popolo, dove fino a mercoledì c’era il nome e il cognome di Franco Arceci, è una di queste. E il cerotto l’ha fatto togliere il sindaco Biancani sostituendo il nome dell’ex capo di gabinetto di Ricci, indagato per concorso in corruzione nell’inchiesta su Affidopoli, con la menzione di "Sala riunioni, Sala commissioni". "Una persona – ha scritto ieri Biancani in una nota – che merita di essere ringraziata per il grande lavoro svolto e che ha continuato a svolgere, seppur in pensione, nell’interesse della collettività". Mercoledì scorso gli agenti della squadra mobile della polizia e i militari della guardia di Finanza erano tornati in Comune a verificare se Arceci avesse o meno un titolo per giustificare la propria presenza lì. E non ce l’ha. "Allora, io non gli ho dato alcun incarico – aveva detto Biancani mercoledì sera quando lo avevamo intervistato telefonicamente –. Io quando vedo Arceci dentro il Comune non è che mi stupisco, perché è una persona che in Comune c’è da 30 anni". L’incarico di Arceci è scaduto il 31 dicembre 2023 e non è stato rinnovato. Questa infatti la scadenza della determina n. 2496 del 5 ottobre 2023. E a oggi proroghe non risultano.
Ma i cerotti dolorosi da togliere causano così tanto dolore proprio perché diventano tutt’uno con la pelle e capita che, dopo averli tolti, il dolore rimanga. Il sindaco Andrea Biancani, infatti, rileggendo quanto da noi riportato relativo all’intervista fatta mercoledì sera, ha deciso di replicare. "Dalle parole emerse nell’articolo in questione, che ritengo essere state strumentalizzate, appare che io, come sindaco, abbia voluto ‘scaricare’ pubblicamente Franco Arceci. Come già precedentemente dichiarato nel comunicato inviato in data 12 ottobre 2024, Franco Arceci, sulla base degli incarichi ricevuti durante la precedente legislatura, ha svolto regolarmente attività di supporto specialistico al Rup (responsabile unico del procedimento, ndr) nei progetti strategici di pianificazione e progettazione territoriale di Pnrr, progetti ad oggi ancora in corso e che, quindi, hanno richiesto la sua presenza all’interno dell’Amministrazione comunale. Inoltre, dal 31/01/2023, svolge il ruolo di coordinatore progetti strategici all’interno del Comitato scientifico a supporto delle varie fasi della progettazione e realizzazione dei Musei della Motocicletta e Bicicletta, rappresenta altresì il Comune di Pesaro all’interno del Consiglio di amministrazione della Fondazione Rossini. A Franco Arceci, come già precedentemente dichiarato, non ho dato ulteriori incarichi rispetto a quelli già in essere, anche perché, a seguito del mio insediamento, è in corso la ridefinizione della struttura organizzativa e logistica del Comune e stavo anche valutando la possibilità di chiedere la sua preziosa collaborazione, a titolo gratuito, per via dell’esperienza ventennale che ha maturato negli anni al fianco dei sindaci precedenti – precisa Biancani –. Non condivido e accetto in nessuno modo questa volontà di linciaggio mediatico nei confronti di una persona che ha il mio massimo rispetto e la mia stima, in campo lavorativo e personale. Un uomo che negli anni ha sempre messo davanti l’interesse collettivo e della comunità rispetto a quello individuale".
Nessun linciaggio mediatico, ci mancherebbe altro. Ci siamo limitati a riportare i fatti accaduti in Comune. E nessuna strumentalizzazione delle parole di Biancani, riportate ieri in modo assolutamente fedele.