ALICE MURI
Cronaca

Benessere alto, L’Istat promuove Pesaro Urbino: sanità il tallone d’Achille

Il rapporto BesT mette la nostra provincia a livelli ottimi della classifica italiana. Ma peggiora il dato relativo alla “fuga” fuori regione per curarsi

I problemi sanitari continuano a condizionare la regione e la provincia

I problemi sanitari continuano a condizionare la regione e la provincia

Pesaro, 28 novembre 2024 – Pesaro e Urbino è una provincia con elevati livelli di benessere, anche se servizi sanitari, trasporti e sicurezza presentano alcuni punti deboli. E’ quanto emerge nel quadro delineato dall’Istat, che ieri ha diffuso la seconda edizione del report BesT delle Marche, che delinea i profili di benessere equo e sostenibile. Classificando le province italiane in cinque classi di benessere (bassa, medio-bassa, media, medio-alta e alta), il 54,7% degli indicatori colloca la provincia nelle due classi più elevate mentre il del 29,7% si concentra invece nelle due classi più basse. Uno dei quadri più critici della nostra provincia, secondo il BesT delle Marche, riguarda i servizi sanitari. In particolare, viene rilevata una minore disponibilità di posti letto negli ospedali della regione (17 per 10 mila abitanti nel 2022, contro i 29,8 di media regionale), con una diminuzione rispetto al 2019 di 5 punti percentuali. Dati negativi anche per quanto riguarda l’emigrazione ospedaliera in altra regione, dove si registra un livello pari al 22,2% in provincia, con un aumento di 2 punti percentuali rispetto al 2019. Altro indicatore negativo per Pesaro e Urbino riguarda l’accessibilità delle scuole: la provincia ha infatti solo il 36,5 per cento degli edifici scolastici totalmente privo di barriere fisico-strutturali e con tutte le caratteristiche a norma.

Per quanto riguarda la Qualità dei servizi, Pesaro e Urbino presenta criticità alla voce trasporto pubblico locale, che rispetto al 2019, si è ridotto da 1.467 a 623 posti-km dell’ultimo anno. Alla voce Sicurezza, gli indicatori evidenziano una situazione nettamente meno critica rispetto al resto d’Italia. Pesaro e Urbino si distingue però per avere il valore più elevato in regione per quanto riguarda le denunce di borseggio, ma la più bassa per i furti in abitazione. Aumentano invece le denunce per rapina: 20,9 per 100 mila nel 2022, con circa 10 punti in più del 2019. Se si prende in considerazione l’indicatore riguardante il Lavoro, Pesaro e Urbino continua a essere la provincia delle Marche con il maggiore tasso di occupazione delle persone di 20-64 anni (74,5%).

Il tasso di occupazione giovanile è pari al 41,2%, 5 punti in più della media regionale. Per quanto riguarda il reddito lordo medio pro-capite, la provincia di Pesaro e Urbino raggiunge un livello appena superiore sia alla media regionale che nazionale, con 22.853 euro. Rimane stabile l’indicatore che riguarda la speranza di vita alla nascita, con 84 anni di media (pari ai livelli pre-covid). Ottimo risultato per quanto riguarda l’indicatore relativo alla cultura, alla voce Musei e Biblioteche. Quasi un quarto dei musei delle Marche si concentrano nella provincia di Pesaro Urbino (24,8%), che raccoglie quasi la metà dei visitatori delle strutture museali della regione (il 48,8%).