Battaglia del Metauro. A Sterpeti l’epico scontro tra Romani e Cartaginesi

L’appuntamento di domani e domenica nell’ambito della Capitale della Cultura "Intrattenimento e ricostruzione storica per diventare polo attrattivo europeo".

Battaglia del Metauro. A Sterpeti l’epico scontro tra Romani e Cartaginesi

Battaglia del Metauro. A Sterpeti l’epico scontro tra Romani e Cartaginesi

di Adriano Biagioli

Torna la Battaglia del Metauro. Passata la pandemia, Montefelcino rievoca ancora una volta la battaglia che sul finire del terzo secolo avanti Cristo (207 a.C.) contribuì a decidere lo scontro epocale tra Roma e Cartagine: c’è chi definisce le guerre puniche la prima "guerra mondiale" della storia. Questa sarà la quarta edizione e si inserisce nell’ambito di "Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura". Si svolgerà domani e domenica 30. Nella piana di Sterpeti centinaia di figuranti e rievocatori professionisti faranno rivivere uno scontro quasi mitico.

Nel 207 a.C. lungo le sponde del Metauro si diedero battaglia da una parte gli eserciti dei consoli Gaio Claudio Nerone e Marco Livio Salinatore e dall’altra quello di Asdrubale Barca, che si apprestava a riunirsi al fratello Annibale per fornire i rinforzi necessari alla spallata decisiva contro Roma. La sconfitta dei cartaginesi segnò il tramonto definitivo del sogno di Annibale di vendicare la disfatta della sua patria nella prima guerra punica. Le forze dei due consoli riuscirono a prevalere e a impedire il ricongiungimento delle formidabili armate nemiche, che avrebbe senza dubbio mutato il corso della guerra e della storia così come la conosciamo. Come spiega lo storico e archeologo Gioal Canestrelli, "il modello seguito per la strutturazione generale della manifestazione è quello dell’edutainment, l’intrattenimento culturale, che punta a valorizzare il patrimonio storico in maniera al contempo educativa e accattivante, così da poter trasmettere in una chiave coinvolgente, spettacolare e immersiva l’atmosfera, i suoni, i colori della realtà storica della valle del Metauro nell’età antica. Fonte di ispirazione sono state le grandi manifestazioni analoghe di provato successo che hanno luogo ogni anno all’estero, come la rievocazione della battaglia di Hastings in Inghilterra e la rievocazione della battaglia di Waterloo in Belgio, che hanno il merito di appassionare il pubblico rispettivamente alla storia medievale e moderna, e al contempo di avvicinare al bagaglio storico e culturale delle zone dove questi eventi hanno avuto luogo".

Gli fa eco in questo modo l’antropologo e archeologo Corrado Re: "Il coinvolgimento di associazioni di ricostruzione storica provenienti da tutta Europa, che hanno aderito all’iniziativa dandosi appuntamento a Sterpeti, è spia che la Battaglia ha le potenzialità di diventare polo attrattivo europeo per la revocazione di età romana, con funzione didattica, ricreativa e turistica. La sinergia - prosegue Re - tra il volontariato locale e i rievocatori crea qui una situazione unica nel suo genere: il villaggio piceno, realizzato esclusivamente con le energie del territorio e che riporta in vita le arti e i mestieri dell’antica valle del Metauro, è manifestazione concreta di questa virtuosa unione di forze per un risultato che vada al di là del banale. All’evento rievocativo va quindi riconosciuta una valenza che va molto al di là del puro spettacolo, dell’intrattenimento o del folclore, anche ben al di là dell’evento culturale divulgativo: è l’adesione ad un patrimonio comune, storico-culturale". Insomma, non si parla certo di una sagra, ma di una ricostruzione filologicamente accurata e storicamente fondata, per quanto possibile, di uno degli episodi chiave della seconda guerra punica. Quanto poi al vero luogo della battaglia, la questione è oggetto di ricerche da parte degli archeologi dell’università di Urbino e di Jaen (in Spagna). Il loro metodo? Cercare col metal detector i chiodi delle caligae persi dai legionari e le ghiande-missili lanciate dai frombolieri delle Baleari. La Battaglia vede l’organizzazione della Pro loco di Montefelcino con le associazioni e il Comune. C’è anche il patrocinio del Carlino.