Basket Over, c’è l’Europa in città. Sfilano gli eterni ragazzi innamorati della palla a spicchi

Un lungo serpentone di giocatori, fino a 75 anni, si è snodato dalla Palla di Pomodoro al vecchio palas . Applausi per tutti lungo la strada, soprattutto alle giocatrici ucraine: si giocherà fino al 30 giugno.

Basket Over, c’è l’Europa in città. Sfilano gli eterni ragazzi innamorati della palla a spicchi

Basket Over, c’è l’Europa in città. Sfilano gli eterni ragazzi innamorati della palla a spicchi

Un lungo serpentone festoso e colorato si snoda dalla Palla di Pomodoro, lungo viale della Repubblica, svolta all’altezza del cinema Astra e punta verso il tempio del basket, il vecchio palas, oggi Auditorium Scavolini. Un nome che tutti quelli che sono in corteo per la parata inaugurale sicuramente conoscono perché i più giovani che partecipano a questa manifestazione hanno almeno 40 anni e i più ‘Over’ anche 75. E’ lo straordinario spettacolo del campionato Europeo di MaxiBasket che la Fimba ha riportato in città dopo la prima volta nel 2008. Si inizia a giocare da oggi nelle varie palestre della città fino al 30 giugno prossimo. Ma adesso, a distanza di una quindicina d’anni, il fenomeno si è ingrandito a dismisura: vecchi campioni mescolati ad amatori, gente che ha giocato in Nazionale al fianco di chi, al massimo, ha militato nelle ‘minors’: tutti uniti da un unico grande amore, quella palla a spicchi che hanno inseguito per tutta la loro carriera e da cui ancora oggi non riescono a separarsi. Praticamente, questi eterni ragazzi non hanno mai appeso le scarpe al chiodo. Ma oggi lo stile con cui vivono le partite è completamente diverso: non c’è più stress, né pressione sulle spalle, ma solo voglia di divertirsi, ritrovare vecchi amici, farsene di nuovi, superando le barriere linguistiche davanti a una birra dopo che il sano agonismo si è placato.

La sfilata delle 200 squadre partecipanti, pari a quasi 3.000 persone, ha coinvolto la città: molti chiedevano chi erano quei vecchi giganti che camminavano sventolando bandiere, cantano inni, facendo cori, scattando foto e girando video coi loro cellulari, immagini che poi faranno il giro del mondo, a beneficio del turismo pesarese.

"La prima volta che abbiamo partecipato è stato proprio qui a Pesaro nel 2008 – racconta la pesarese Isa Lo Buono, un passato anche in serie A – e una volta scoperto quanto era bella questa cosa abbiamo girato il mondo. Non potevamo mancare, anche se ormai abbiamo tutte passato i 50 anni: abbiamo riunito diverse cestiste pesaresi e messo su la squadra. Giuriamo sempre che è l’ultima volta, ma poi non è mai vero". Il drappello è formato dalla sorella Antonella Lo Buono, Natascia Venturini, Cristina Pugliese, Nicoletta D’Angeli, Chiara Magi, Rita Bruzzese, con Lalla Fabbri nel ruolo di coach. Tutte passate dall’Olimpia, oggi si fanno chiamare - a ragion veduta – Higlander. Anche nelle squadre maschili ci sono dei pesaresi: l’immarcescibile Bigio Calcagnini nell’Over 60, poi Francesco Donati e Federico Fastigi con qualche anno di meno, mentre per Nico Ferri, classe ‘73, è la prima convocazione. Applausi per tutti lungo la strada, ma quello più forte è per la squadra ucraina femminile, tutte in abiti floreali. Sembra quasi un messaggio: mettete fiori nei vostri cannoni.

Elisabetta Ferri