GIOVANNI VOLPONI
Cronaca

Barocci: 80mila visitatori per la mostra dell’anno

L’altroieri si sono presentati in tremila per vedere le opere prima della chiusura. Luigi Gallo: "In arrivo novità con la riapertura di alcune sale restaurate"

Luigi Gallo, direttore della Galleria Nazionale delle Marche

Luigi Gallo, direttore della Galleria Nazionale delle Marche

Da un evento al prossimo: la Galleria Nazionale delle Marche non si ferma mai. Domenica si è chiusa col botto la mostra dedicata a Federico Barocci. Oltre 3mila i visitatori nell’ultimo giorno, complice la gratuità di “Domenica al Museo“. Ma dal 18 giugno sono stati oltre 80mila gli ingressi, confermando il fatto che la “mostra dell’anno“, come l’ha definita il direttore generale dei musei italiani Massimo Osanna, ha effettivamente attirato una marea di pubblico.

Al primo piano di palazzo ducale però, negli uffici, non c’è tempo da perdere nei festeggiamenti: incombono una serie di scadenze, e dunque di novità: "Sarà un autunno caldo – promette il direttore Luigi Gallo – perché da una chiusura di una mostra passiamo all’apertura di nuove sale. L’Appartamento detto degli ospiti, dove si sono ultimati gli interventi di rifunzionalizzazione e rinnovo dei locali, apriranno infatti il prossimo 31 ottobre. Dopo le sale della Iole, è il secondo lotto ad essere rinnovato grazie ai fondi del Pnrr. In questi spazi tornerà a farsi ammirare la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, insieme ai capolavori dei veneti Vivarini e Bellini. Intanto stiamo proseguendo i lavori nell’Appartamento del Duca, dove il 4 novembre prossimo chiuderà lo Studiolo per riaprire a metà aprile 2025 dopo un importante trattamento conservativo. Sono interventi che sottolineano la nostra volontà di offrire un Palazzo Ducale sempre più accessibile, in grado di rispondere alle moderne esigenze della museografia e di emozionare il visitatore che arriva a Urbino".

"Quindi una grande mostra che ha appena chiuso i battenti e un’ampia area del Piano Nobile che tra 25 giorni riapre, rappresentano insieme la testimonianza tangibile del lavoro che si sta facendo a Palazzo Ducale. Durante questo periodo di attesa per il nuovo taglio del nastro, conserverò gelosamente i ricordi dell’esposizione dedicata a Barocci, con la quale mi auguro di aver raccontato al meglio, anche grazie alla collaborazione di alcuni dei più grandi musei mondiali, l’arte e l’ispirazione di questo straordinario artista, le cui emozioni hanno rivoluzionato la pittura moderna; al contempo spero di aver reso omaggio alla sua città natale, la nostra Urbino, preziosa capitale del Rinascimento che merita ogni nostro sforzo".