REDAZIONE PESARO

Baioni racconta la nuova veste della Vuelle: "Spiro ha saputo toccare le corde giuste"

Parla il vice pesarese: "Rifarei la stessa scelta: ero sicuro che servisse un volto nuovo, non coinvolto dal nostro vissuto precedente"

Spiro Leka stringe a sè i suoi assistenti, Giacomo Baioni e Luca Pentucci

Spiro Leka stringe a sè i suoi assistenti, Giacomo Baioni e Luca Pentucci

Baioni, i primi giorni dell’anno sono quelli dei buoni propositi: dove arriverà la Vuelle? "Siccome siamo ancora nel limbo credo che dobbiamo guardare una partita alla volta: non siamo così presuntuosi da sentirci sicuri, ma se parliamo di ambizioni, legittime per una piazza come la nostra, è quella di giocarci le nostre carte nei playoff".

A gennaio ripartono i turni infrasettimanali, siete pronti? "Dobbiamo essere pronti. Fra ottobre e novembre dovevamo ricostruirci e giocare ogni tre giorni: impossibile. Ora dobbiamo solo giocare, confidando che la ricostruzione sia solida".

Siamo al giro di boa, la Vuelle si muoverà sul mercato o no? "Mi piace sottolineare la sintonia che c’è fra coach Leka e il gm Magi, che lo ha voluto qui con grande convinzione. Prima di decidere dove intervenire Spiro ha voluto fare delle valutazioni sul gruppo, lecite visto come venivano percepiti i due americani un mese fa e oggi. Ora c’è un infortunio che ci dirige verso un esterno, che ci tuteli in allenamento e in partita. A questo profilo chiediamo mentalità, accettazione del ruolo e fisicità".

A proposito di Spiro, il suo arrivo maturato fra lo scetticismo della piazza, si è rivelato la scelta azzeccata... "E’ stato l’uomo che ha cambiato modus operandi: ha saputo toccare le corde giuste, dando un’anima tecnica e morale alla squadra, lavorando sui singoli e sul collettivo. Magari perderemo altre partite, ma la differenza è che ora c’è un gruppo".

A distanza di due mesi, Baioni rifarebbe la stessa scelta? "Sì, perché ho sempre anteposto il bene della Vuelle al resto. Ero sicuro che per la situazione che stavamo vivendo avevamo necessità di una faccia nuova, convinto che fosse meglio farci guidare da un coach che non era coinvolto dal nostro vissuto precedente. Anche se la prima gara diretta a Rieti non era andata male, era evidente ciò che serviva. E sono molto contento perché Spiro ha una visione moderna dell’uso dello staff, consolidata dalla sua ultima esperienza negli Usa. Lo ringrazio delle belle parole che ha speso per me; penso che un assistente debba essere competente, propositivo e affidabile e spero di esserlo per lui".

La vittoria con la Fortitudo ha riconciliato definitivamente il pubblico con la sua squadra: quali sensazioni? "Bellissime, come sempre quando tutto l’ambiente pesarese si esalta. Credo sia giusto dedicare la vittoria al presidente Valli che in questo periodo complicato si è prodigato per noi senza tanti clamori. Il Cda ha sopportato settimane difficili, domenica erano tutti felicissimi e questo ci ha reso molto orgogliosi".

I tifosi hanno dato un’altra dimostrazione di passione… "Il pubblico di Pesaro è super, aveva la sua partita da giocare sugli spalti e la risposta è stata clamorosa".

Elisabetta Ferri