REDAZIONE PESARO

"Babbo Natale, vorrei...". E i bambini di Muraglia: "Portaci via l’amianto"

Pubblichiamo le letterine inviate grazie all’iniziativa del nostro giornale. Ma dal quartiere arriva anche la protesta con le parole dei più piccoli.

Tantissime le letterine giunte in redazione per comunicare con Babbo Natale Alcuni bambini hanno deciso di incorniciarle dentro un foglio bianco, per poter aggiungere ulteriori disegnini colorati Un modo come altri per attirare l’attenzione di Babbo Natale

Tantissime le letterine giunte in redazione per comunicare con Babbo Natale Alcuni bambini hanno deciso di incorniciarle dentro un foglio bianco, per poter aggiungere ulteriori disegnini colorati Un modo come altri per attirare l’attenzione di Babbo Natale

Dalla Pace nel mondo alla bonifica dall’amianto che minaccia il campo a Muraglia dove giocano a calcio. Nello scrivere a Babbo Natale, aderendo all’iniziativa del Carlino, i bambini non hanno lesinato sorprese. "Caro Babbo Natale, vorrei che tu regalassi pace a tutti i bambini del mondo". Francesca ha cinque anni e le idee chiare su cosa sia importante. Ha scritto di suo pugno perché la sua maestra, all’asilo, le ha fatto il corso di “prescrittura“ e “pre-lettura“: le lettere sono un po’ ballerine, ma il concetto è inoppugnabile, quanto stringato. Il resto della letterina è impegnata dai disegni e dal suo nome in calce. Con la mamma è venuta di persona a consegnare la letterina in redazione, temendo si potesse perdere.

Da via Flaminia, nella buca delle lettere del Carlino, in via Manzoni, sono arrivate una cinquantina di letterine dei bambini della scuola primaria delle Missionarie della fanciullezza. La saggezza dei più piccoli proietta uno sguardo impietoso sulla stupidità degli adulti guerrafondai. "La guerra – dall’Ucraina al conflitto israeliano palestinese – che passa dalle immagini e dalle testimonianze dei telegiornali, impressiona molto i bambini – spiega la maestra Chiara Pierucci –. Molte riflessioni fatte insieme, prima di scrivere la letterina hanno riguardato i bombardamenti. Sono riflessioni che abbiamo fatto in questo ultimo periodo di avvicinamento al Natale, ma di cui parliamo in generale nel corso dell’anno. Per compilare la letterina abbiamo pensato a dei regali speciali, che non fossero oggetti o giochi, ma dei pensieri che facessero stare bene le altre persone. I bambini hanno pensato soprattutto ai loro coetanei, a quelli che non stanno vivendo momenti di gioia e serenità come noi, lontani da scenari di guerra. Da lì si sono liberati scrivendo le letterine".

Al gioco delle letterine hanno partecipato inviando luminosi pensieri Maria Vittoria Badioli, Alicia Barrero Pagnini, Brando Bezziccheri, Anita Graffigna Brancadori; Mia Cardellini; Massimo Aurelio Costantini; Serena Garrisi; Federico Giorgini; Emma Gomeniuc; Luca Gurini; Sveva Mancini; Alessandro Manganelli; Alessandro Margiotta; Cesare Nargiso; Daniel Paganelli; Luca Papi; Alex Regoli; Pietro Tagliabracci; Valentina Villajuan Mejia Massiel; Ettore Vergini e Vittoria Ferri. "I bambini della mia classe hanno pensato cose belle da regalare ad altri bambini – racconta la maestra Ilaria –. Quelle cose semplici che però hanno il sapore della festa: tavola in famiglia, mangiare un piatto di cappelletti". Non sono mancate le attenzioni anche per i genitori, spesso troppo indaffarati, pieni di impegni, sempre di corsa. O le attenzioni rivolte agli amici animali. Autori di questi pensieri sono stati Marilena Alaimo, Jason Baldes, Giulia Carrino, Filippo Cuttano, Costanza De Biagi, Carolina De Caro, Vittoria Di Marzio, Sebastian Gennari, Gaia Giovanelli, Caterina Giunta, Federico Mencoboni, Gioele Milazzo, Riccardo Nardelli, Giano Paganini, Tommaso Puccini, Michele Rossi, Alessandro Tempesta. Sofia, invece si è preoccupata di Babbo Natale. "Qualcuno ti ha mai donato qualcosa? – ha chiesto prima di esprimere un desiderio per sé –. Cosa vorresti per Natale? Avrei un desiderio anch’io: un telescopio per una serata con le stelle vere".

Al Carlino è arrivata anche un’altra letterina, dal tono serio, ma non serioso, scritta, più probabilmente da chi bambino è stato qualche anno fa. "Caro Babbo Natale, siamo i bambini del quartiere di Muraglia, a Pesaro, e ti scriviamo sicuri che ci darai il tuo aiuto. Proprio vicino al nostro campo da calcio, c’è un vecchio capannone con il tetto in amianto. Abbiamo scoperto che è molto pericoloso, i nostri genitori infatti sono molto preoccupati e noi abbiamo paura che sia così vicino a noi. Vorremmo tanto che quel capannone sia tolto da li, così potremmo avere uno spazio sicuro dove giocare e divertirci senza paura".

Solidea Vitali Rosati