REDAZIONE PESARO

Autunno molto bagnato, il più piovoso dal dopoguerra

La neve è invece ancora l’assente illustre. L’ultimo trimestre nella media climatica

In lontananza, un accenno di neve novembrina

In lontananza, un accenno di neve novembrina

Correva il giorno 24 novembre 1854.

Che caldo straordinario!

[T min 5,9°C; T max 12,7°C]

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Novembre ha concluso il trimestre autunnale. Con uno scarto di soli +0,02°C rispetto alla media climatica trentennale il mese è stato percepito dai più come “freddo“. Ecco descritta in due parole la nostra capacità fisiologica di adattamento ai repentini cambiamenti che stiamo vivendo, la normalità climatica degli ultimi 30 anni è diventata un’eccezione, ma dopo 16 mesi consecutivi sopra media ci può stare.

Il Barometro del Serpieri
Il Barometro del Serpieri

Dopo le abbondanti precipitazioni che hanno caratterizzato settembre e ottobre, novembre ha cambiato drasticamente registro. Già dalla terza decade di ottobre siamo tornati sotto il dominio di un potente e strutturato anticiclone che, a differenza di quelli estivi, non ci ha regalato cieli sereni ma diversi giorni con nebbia e una sterile nuvolosità che ha prodotto soli 22,8 mm di pioggia in 5 giorni piovosi, 14 mm dei quali caduti il giorno 14. Nonostante ciò l’autunno nel complesso è risultato tra i più piovosi del dopoguerra, nel 2023 erano caduti appena 134,7 mm dando inizio al percorso che ci ha portato ai razionamenti di fine estate. L’altro fenomeno che ha caratterizzato il mese di novembre è stato il vento, due forti tempeste consecutive nei giorni 20 e 22 con raffiche di Libeccio (Garbino) che hanno fatto registrare picchi rispettivamente di 126 e 117 Km/h, niente di nuovo per l’Urbino ventoso di pascoliana memoria, come l’11 novembre 1857 quando una nota sul registro dell’Osservatorio recita: "Il vento di ieri è assai più forte. Dà prova di portar via l’Osservatorio con l’osservatore insieme".

Quella che invece è venuta a mancare nel terzo millennio è la neve autunnale, l’unico novembre degno di nota è stato quello del 2005 con 78 cm. Presenza costante nei secoli passati in città, oggi la "dama bianca" latita anche sui monti, fa quindi sorridere leggere la nota introduttiva dove si dà per caldo straordinario un giorno con temperatura massima di 12,7°C, per intenderci la media delle massime del 2023 è stata di 13,7°C, oggi si supera anche la soglia dei 20°C.

Nonostante tutto la prima neve è comparsa ad imbiancare coreograficamente le cime appenniniche il giorno 14 e già in questi primi giorni d’inverno (l’inverno meteorologico inizia il 1° dicembre) è tornata a cadere sopra i 1400 m. Speriamo sia solo l’inizio per avere quanto meno una stagione in linea con le attese che per Urbino vorrebbe dire 60/70 cm, la normalità sarebbe meravigliosa!