Aurora srl attacca tutti. Vede solo nemici. Non si fida della Provincia e chiede che Andrea Pacchiarotti, il dirigente che guida la conferenza dei servizi per l’iter autorizzativo alla discarica di Riceci, venga rimosso. Lo ritiene ostile. Rivuole indietro quello di prima, Maurizio Bartoli. Sembra uno scherzo ma non lo è. Aurora ha chiesto con ricorso urgente al Tar dell’8 marzo scorso, di bloccare la convocazione prevista per ieri di una conferenza istruttoria, che si è svolta regolarmente, perché "sotto influsso politico". L’avvocatessa Antonella Storoni per conto di Aurora srl ha scritto altro: "La convocazione del 14 marzo ha una natura immediamente lesiva e tale da poter determinare l’arresto del procedimento o sviare con indirizzi politici le determinazioni delle amministrazioni competenti in conferenza decisoria ammorbando le medesime". Ed ecco l’avvertimento: "L’azione è proposta anche in via prudenziale, laddove l’amministrazione intenda dare seguito a quanto dichiarato negli atti impugnati, nonché al fine di correggere la conduzione del procedimento e di evitare il consolidarsi di comportamenti idonei ad integrare possibili cause di responsabilità civile, amministrativa e contabile dei funzionari, senza considerare i profili di possibile rilevanza penale".
In altre parole, Aurora srl si sente così forte di voler imporre il giudice del procedimento, in questo caso Bartoli al posto di Andrea Pacchiarotti, avvertendo che se dicono no finiscono per farsi male perché Aurora metterà la mano nelle tasche dei dirigenti di Provincia e Regione. Nel ricorso si legge: "In questo percorso di alterazioni delle attribuzioni è stato adottato (dalla Provincia ndr) un provvedimento di modifica del servizio competente e del funzionario Rup (Maurizio Bartoli ndr)dopo che era stata svolta la fase istruttoria e si era avviato il riesame delle richieste istruttorie. Comportamento gravemente anomalo in ordine ai principi cardine di efficienza e continuità della funzione amministrativa. Fatti tutti che non hanno attivato il sistema di controllo in ordine alla legalità dei comportamenti".
Ma perché il dirigente Maurizio Bartoli è gradito ad Aurora? Vediamo. Bartoli nell’ottobre 2023 riconvoca un incontro in Provincia con Aurora e Genio civile per stabilire il da farsi. In quel momento, Aurora srl era ricorsa al Tar contro la Regione per aver sollevato attraverso il Genio civile dei no alla discarica. Bartoli, in solitudine, si è fatto paciere ed ha riannodato i fili col Genio civile che ha poi stilato una lettera dicendo cosa sarebbe servito per sondare il terreno della discarica. Il punto è che la proroga per presentare tutti i documenti da parte di Aurora scadeva al 12 di gennaio 2024 ma con quell’incontro di ottobre, fuori protocollo, tra Aurora, Genio civile e Provincia, si è fatto in modo che venisse sollecitata una ulteriore proroga di 6 mesi per presentare la documentazione. Ed è stata infatti concessa proprio dal nuovo dirigente del servizio Andrea Pacchiarotti, tanto inviso ad Aurora, che ha preso il posto di Bartoli destinato dalla Provincia ad altre mansioni. Ma ora, Aurora non si fida di Pacchiarotti, lo vede sensibile alla politica, si fida più di Bartoli e infatti in una lettera surreale inviata a Provincia e Regione il rappresentante legale di Aurora, Simone Sammaritani, che di professione è l’addetto alla sicurezza della Cartiera Ciacci di San Marino, chiede di cambiare ’arbitro’ e di metterne uno di loro gradimento. Che a San Marino funzioni così?