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Aumento delle truffe agli anziani: il prefetto Greco coinvolge i bambini per proteggere i nonni

Il prefetto Greco lancia un'iniziativa nelle scuole per sensibilizzare i bambini sui rischi delle truffe agli anziani.

Il prefetto Greco lancia un'iniziativa nelle scuole per sensibilizzare i bambini sui rischi delle truffe agli anziani.

Il prefetto Greco lancia un'iniziativa nelle scuole per sensibilizzare i bambini sui rischi delle truffe agli anziani.

Un preoccupante aumento del numero delle truffe agli anziani – è quanto segnala il prefetto Emanuela Saveria Greco. Nel 2024, rispetto al 2023, i casi sono aumentati del dieci per cento. Solo negli ultimi dieci giorni, tra colpi tentati e messi a segno, se n’è verificato, in media, uno al giorno.

Iniziava così l’articolo del "Carlino" che ieri la preside Chiara Fiorucci, insieme alla maestra Rosanna Marchetti, ha letto ai bambini di quinta in classe, la 5B dell’Istituto comprensivo Binotti di Pergola. "Bambini, il Prefetto chiede il nostro aiuto per proteggere i nostri nonni – ha continuato Fiorucci, spiegando il ruolo istituzionale del Prefetto e le ragioni di un’alleanza importante. –. In pratica il Prefetto ci chiede di avvisare i nonni riguardo a dei rischi che possono esserci se non si sta attenti".

Simone ha alzato la mano, curioso: "Quali rischi?". La maestra ha mostrato una locandina con delle vignette in cui si vede un anziano che mentre risponde al telefonino si trova un finto poliziotto allungare la mano per rubargli i soldi dalla tasca: "Ecco – è stato il commento della preside –: qui si vede che non può essere né un poliziotto o né un carabiniere e nemmeno un finanziere. E’ invece un impostore che indossa un cappello per fare finta di essere un agente. Quindi ai nonni bisogna sempre dire che le forze dell’ordine non chiedono mai i soldi: chi lo fa è un finto agente e lo fa solo per truffare". Sotto c’è una signora anziana: "Ai nonni bisogna sempre ricordare che non si deve aprire agli sconosciuti: possono essere malintenzionati. Se succede, è fondamentale allertare il 112".

Ai bambini il messaggio è arrivato chiaramente. Gli educatori sanno quanto possano essere "efficaci" i bambini nel veicolare i messaggi in famiglia: basterebbe citare l’apporto significativo dei più piccoli, educati alla sostenibilità ambientale, quando si è trattato di formare gli adulti nella raccolta differenziata. La locandina mostrata in classe è scaturita nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione che il prefetto Greco sta portando avanti sul tema delle truffe agli anziani, dopo aver portato “l’emergenza“ all’attenzione dell’ultimo Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza. Alla dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Alessandra Belloni, il Prefetto ha chiesto una sponda per divulgare semplici, ma significativi messaggi utili a prevenire i disagi cercando proprio l’alleanza con i bambini. Alle scuole primarie della provincia, quindi, è arrivata la locandina elaborata dal 28° Reggimento Pavia che con una grafica immediata spiega le insidie in cui fin troppo spesso cadono le persone anziane. E non solo. Ai bambini della 5ª B è bastato guardare la locandina per condividere un’esperienza.

"A mia mamma - ha detto Gemma – hanno mandato un messaggio. Qualcuno fingeva di essere mio fratello, diceva di aver bisogno di aiuto e di aver perso il suo telefonino. Mentre accadeva questo, mio fratello era invece in casa. Era un truffa". "Alla mamma della mia babysitter – ha detto Matteo – è successo che qualcuno si è finto delle Poste Italiane: volevano che andasse a ritirare la pensione. Però era certamente una truffa perché la signora non ha mai ritirato la pensione alle Poste".

Ieri Lucia Bumma preside dell’Istituto comprensivo Pirandello ha pubblicato la locandina sul registro elettronico: "Ho invitato le insegnanti a parlarne in classe: è una iniziativa molto giusta", ha confermato la dirigente, al pari del preside dell’Istituto comprensivo Gaudiano, Antonio Tarolla: "Queste truffe sono all’ordine del giorno: l’esperienza è diffusa e tutti sono potenzialmente a rischio. Le persone anziane possono essere più esposte per la ridotta conoscenza della tecnologia. In questo senso gli alunni, i loro nipotini, nativi digitali, possono essere delle sentinelle efficaci".