Anche il Forum provinciale per i beni comuni interviene a sostegno delle proteste di associazioni e cittadini per gli aumenti delle tariffe idriche. "C’è una illegittima applicazione degli aumenti tariffari approvati dall’Aato ad ottobre 2024 – spiega il Forum in una nota – perché per poter essere applicati dalla data di inizio 2024, gli aumenti tariffari avrebbero dovuto essere approvati entro il termine per l’approvazione dei bilanci preventivi degli enti locali, stabilito per lo scorso anno al 15 marzo 2024. Invece i sindaci riuniti in assemblea, l’Aato e i gestori hanno fatto di tale violazione di legge una loro consuetudine, che si fa beffa anche di sentenze della magistratura locale. Entro il 30 aprile, l‘Aato avrebbe dovuto anche approvare il piano degli interventi, il piano economico finanziario, l’atto deliberativo di predisposizione tariffaria e l’aggiornamento dei dati necessari ad Arera".
E sugli aumenti tariffari, il Forum provinciale per i beni comuni, che esprime anche solidarietà alla presidente di Evolviamo Pesaro, l’avvocato Pia Perricci in seguito alla diffida ricevuta da Marche Multiservizi, aggiunge. "Gli aumenti tariffari sono altissimi e ben oltre il tasso di inflazione – aggiunge –. Questo è responsabilità dei sindaci, che dicono di essere stati obbligati da Arera e che loro non avrebbero voluto. In realtà sono ben coscienti che non approvare tali aumenti avrebbe significato rinunciare ai dividendi che annualmente ottengono dalle loro aziende partecipate, Marche Multiservizi ed Aset. Sono le tipiche "lacrime di coccodrillo".
Secondo il Forum provinciale per i beni comuni, "sotto la pressione dei cittadini, i sindaci ora promettono di alimentare dei fondi sostegno a chi ha un basso Isee. Tutto ciò è ridicolo: si regalano solo le briciole di ciò che vanno ad incassare con gli incrementi tariffari". Infine una proposta: "Puntare ad una società tutta pubblica – dice – che nel 2028 subentri a Marche Multiservizi ed Aset, alla ormai prossima scadenza dei loro affidamenti 2028 e 2029, con vincolo di non perseguire dividendi sul servizio idrico e su quello di igiene urbana. Una società, dunque – conclude il Forum – che non punti agli utili ma a migliorare la qualità dei servizi pubblici ai cittadini".
ali.mu.