REDAZIONE PESARO

Assistenti sanitari cercansi: "Ma i neolaureati sono esclusi". La Regione fa riaprire il bando

L’annuncio dell’assessore Saltamartini a proposito dell’assunzione di tredici figure. Le consigliere Marta Ruggeri (M5S) e Micaela Vitri (Pd) avevano denunciato l’anomalia. .

L’annuncio dell’assessore Saltamartini a proposito dell’assunzione di tredici figure. Le consigliere Marta Ruggeri (M5S) e Micaela Vitri (Pd) avevano denunciato l’anomalia. .

L’annuncio dell’assessore Saltamartini a proposito dell’assunzione di tredici figure. Le consigliere Marta Ruggeri (M5S) e Micaela Vitri (Pd) avevano denunciato l’anomalia. .

"La Regione Marche esclude i giovani laureati dai concorsi". E’ la denuncia della consigliera regionale del Pd, Micaela Vitri. "Una triste storia già vista con questa amministrazione" incalza la capogruppo regionale di M5S, Marta Ruggeri. Il riferimento è al bando per 13 posti a tempo indeterminato per assistenti sanitari a Torrette e nelle aziende sanitarie territoriali. L’assessore regionale alla Sanità Filippi Saltamartini fa, però, sapere: "Ho appena dato disposizione di riaprire il bando di concorso per 13 posti a tempo indeterminato, così da includere anche i neolaureati. I giovani laureati rappresentano una risorsa preziosa per il nostro sistema sanitario afflitto da un’atavica carenza di personale. L’impegno della giunta è per il potenziamento delle professionalità che operano nelle nostre strutture e che grazie al loro lavoro quotidiano permettono di garantire il diritto alla salute dei cittadini".

Così Saltamartini argina le polemiche scatenate dalle consigliere d’opposizione. "Mentre soffriamo la carenza di medici – faceva notare la Vitri – la Regione non è in grado nemmeno di gestire i concorsi per includere i neo laureati. La presentazione delle domande per partecipare al bando per assistenti sanitari scadeva il 22 settembre di quest’anno, ma le lauree erano previste un mese dopo. Oltretutto il concorso è stato indetto nonostante ci fosse la graduatoria ancora aperta e sarebbe stato sufficiente lo scorrimento. La giunta Acquaroli e la direzione sanitaria hanno preferito altre lungaggini burocratiche con ulteriori perdite di tempo. La stessa situazione si verificò lo scorso anno quando la Regione fece il concorso per infermieri, che scadeva il 5 ottobre 2023, senza considerare che pochi giorni dopo nelle Marche se ne sarebbero laureati altri 180. Di fatto furono esclusi dalla possibilità di lavorare nel sistema sanitario pubblico regionale". "Purtroppo – proseguiva Ruggeri – siamo difronte all’ennesima incapacità di questa amministrazione regionale di programmare le attività fondamentali per far fronte alle carenze del personale che opprimono il settore sanitario. E’ noto che la nostra regione è in grosse difficoltà per la carenza del personale, lo abbiamo visto con il ricorso alle prestazioni professionali private ‘a gettone’ quintuplicate nel 2023, ma nonostante tutto non si fa nulla per risolvere il problema. Sappiamo già che la lungimiranza e la programmazione non sono fatte per questa amministrazione e a pagarne le spese sono al solito i cittadini marchigiani".

an. mar.