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Arrestato il capetto della baby gang L’ultimo misfatto: l’80enne rapinato

In manette un 18enne. Si ritiene possa essere responsabile di molti altri episodi criminali avvenuti quest’estate

Arrestato il capetto della baby gang L’ultimo misfatto: l’80enne rapinato

di Tiziana Petrelli

Da quando era uscito dalla comunità per minori a cui era stato affidato (essendo arrivato in Italia senza genitori), un giovanissimo albanese non ha fatto altro che incappare nei controlli delle forze dell’ordine di Fano. Quasi un anno di regolari segnalazioni alla Procura: prima negli sgombri del Vittoria Colonna, poi nei disordini in centro storico e infine nelle due aggressioni di questa estate al lido, quella assurda per una sigaretta caduta a terra e poi la rapina con il coltello ai danni di un cameriere 18enne per accaparrarsi 25 miseri euro. Un piccolo criminale, ma solo d’età, che aveva scelto di vivere d’espedienti, dormendo sotto il cielo stellato… fino a venerdì sera quando è finito a Villa Fastiggi perché al termine di una lunga indagine per rapina aggravata, il gip ha disposto per lui la misura cautelare in carcere.

Sono infatti tanti gli episodi che ora dovranno essere messi a fuoco insieme, da polizia e carabinieri, e che potrebbero vederlo coinvolto a vario titolo. Intanto è certo che lui sia il leader di uno di quei due gruppetti di giovani delinquenti provenienti dall’entroterra, che hanno infestato quest’estate fanese costellandola di piccoli episodi che partiti da atti di bullismo sono cresciuti sempre di più sfociando nella rapina aggravata. E’ questo il caso.

Tutto risale alla fine di luglio, quando a un 80enne fanese, a Sassonia, è stata strappata dal collo una catena d’oro con appesa una preziosa croce. Erano da poco passate le 20 quando il fanese si è visto avvicinare dal 18enne albanese. Stava attraversando sulle strisce pedonali, quando questo giovane sconosciuto lo ha salutato con enfasi. Si è così facilmente distratto il nonnino, e mentre lui faceva mente locale per mettere a fuoco quel volto, il ragazzino gli era già addosso e con un gesto repentino e violento gli ha strappato dal collo la catenina.

"Aiuto, aiutatemi, al ladro" ha iniziato a urlare l’anziano barcollando sulle strisce pedonali, sia per lo strattone che per la paura. Allertato dalle grida, un ragazzo che si trovava a passare di lì, ha iniziato a correre dietro quel giovane che vedeva correre e che l’anziano indicava con il braccio teso: "Mi ha rubato la catenina". Una corsa che è durata diverse centinaia di metri e che ha dato il tempo all’inseguitore di memorizzare un sacco di utilissimi dettagli. Una corsa terminata quando il rapinatore ha deciso di disfarsi della collanina, pensando così di farla franca. Correndo l’ha scagliata a terra e mentre l’inseguitore si è fermato a raccoglierla, lui si è dileguato.

Pronta la chiamata al 112 e l’arrivo della volante della polizia di stato, che ha riconsegnato quel che restava della catenina al nonnino (nel trambusto non si è trovata la croce) e ha raccolto le testimonianze, requisendo subito tutte le immagini delle telecamere della zona. E’ grazie a tutti questi elementi e un lungo lavoro di minuziose indagini di polizia, che si è giunti all’arresto. Le indagini proseguono ora anche per far luce sul ruolo che il giovane ha avuto in altri episodi simili. Una rapina fotocopia, infatti, si è verificata sempre a luglio davanti alla Fontana della Fortuna, sempre ai danni di un anziano. In pieno giorno.