REDAZIONE PESARO

Arredo, il colosso americano. MillerKnoll sceglie Pesaro per presentarsi agli italiani

Convention da Della Chiara che è uno dei dealer più importanti del gruppo

Arredo, il colosso americano. MillerKnoll sceglie Pesaro per presentarsi agli italiani

La più grande multinazionale al mondo nel settore dell’arredo ha scelto Pesaro, ha scelto l’azienda Della Chiara, per presentare l’ultimo mega accorpamento del settore che si estende dalle grandi firme del design, fino ai mobili e gli arredi per gli uffici, gli ospedali, le grandi corporate. Perché il gruppo americano MillerKnoll ha inviato in riva all’Adriatico per questo compito Mario Colombo, responsabile per tutto il sud Europa. "Non è la prima volta che vengono a Pesaro per lavoro – dice Colombo – perché abbiamo un forte legame con Della Chiara che ci rappresenta, attraverso una sinergia molto positiva coltivata in tutti questi anni, ed è anche uno dei nostri maggiori rivenditori sul territorio nazionale, perché ci copre tutta la fascia adriatica".

La storia è ciclica perché all’hotel Vittoria dove alloggia Mario Colombo ci si siede su poltrone dove per anni si è seduto Dino Gavina, la cui produzione è stata quasi interamente assorbita dal grande gruppo americano e Gavina aveva a Calcinelli anche una fabbrica, la "Simon". Non solo il tempo che torna indietro perché una delle due fabbriche del gruppo – quella di Foligno – ha anche alcuni terzisti nel nostro entroterra. Non si butta via Marco Colombo pensando a Pesaro capitale della cultura "perché è una bella vetrina e non è detto che si possa organizzare il prossimo anno qualche evento che abbia come filo conduttore arredo design e cultura".

Pesaro non a caso perché la location Della Chiara, lungo la strada che porta a Tavullia, non è solo una imponente vetrina di 3000 metri quadrati dove viene esposta la produzione di questo gruppo americano, ma ha anche un altro particolare non secondario: lo spazio Della Chiara ha anche un auditorium interno, con circa 300 posti, dove si possono organizzare convention. E gli stati generali del turismo lo scorso anno si sono proprio tenuti in questi spazi.

Un incontro presentazione di chi siamo e cosa facciamo ma anche un salto in avanti per "la forte accelerazione che si è avuta con il Covid nel modo di lavorare, e quindi il ripensamento dei luoghi dove l’ufficio diventa un po’ casa e dove la casa diventa un po’ ufficio", dice Colombo. Che batte anche il tasto del lavoro di gruppo "che è fondamentale perché nel periodo Covid il deposito dei brevetti è crollato verticalmente".

Guarda fuori dall’hotel Vittoria, Colombo e vede la sfera grande di Arnaldo Pomodoro, un pesarese diventato... milanese e quando cita tutte le grandi firme parla del Bauhaus, che ebbe tra i suoi allievi a Chicago, anche Michelino Provinciali che raccontava "che si andava con i pattini ed un bastone da hokey con un gessetto legato, per imparare ad addolcire il segno". La storia è circolare anche per i colossi americani che sbarcano in città.

m.g.