Via XI Strada a Bellocchi, via Iozzino a Metaurilia, campo Don Bosco dell’istituto Don Orione: sono le tre aree private sulle quali le compagnie telefoniche vorrebbero installare le nuove antenne 5G.
Per evitare che ciò accada e per contenere le proteste dei cittadini, il Comune è a caccia di siti pubblici alternativi. Se per il Don Orione e Metaurilia il confronto con le società di telefonia è aperto e c’è la reale possibilità che le proposte comunali siano accolte, più complicata è la situazione di Bellocchi. In quest’ultimo caso, infatti, Inwit dispone dell’autorizzazione ed ha già iniziato i lavori anche se momentaneamente sospesi su indicazione dell’amministrazione comunale.
"Nonostante la fase avanzate dell’iter – afferma il vice sindaco e assessore all’Urbanistica Loretta Manocchi – abbiamo chiesto alla società di fare dietro front rispetto al sito scelto. Abbiamo proposto un’area alternativa e ci siamo resi disponibili con la società per recuperare le spese fin qui sostenute, magari con un canone calmierato".
Quello che preoccupa l’Amministrazione comunale non è tanto l’inizio dei lavori quanto l’avvio della procedura amministrativa, dalle comunicazioni già fatte al Ministero delle Infrastrutture ai fondi Pnrr. Tra l’altro sembra che Inwit abbia espresso la volontà di incontrare i residenti di Bellocchi per fornire tutte le informazioni e rispondere ai dubbi dei cittadini.
Per quanto riguarda Metaurilia intanto il Comune ha proposto ad Iliad lo spostamento dell’antenna da via Iozzino alla stazione di sollevamento di Aset, mentre ci sarebbe una possibile alternativa anche per quella prevista al Don Orione.
"Non voglio fare anticipazioni per evitare – chiarisce il vice sindaco – di creare inutili preoccupazioni lanciando ipotesi che magari non si realizzano". Aggiunge Manocchi: "Inoltre prima di proporre la nostra soluzione alla compagnia telefonica vorremmo che Polab, la società che ci offre la sua consulenza in questo settore, fornisca uno studio sull’impatto elettromagnetico e sulla copertura del segnale".
Cambiando fronte, se i cittadini protestano contro le antenne 5G, preoccupati della loro salute, i consiglieri comunali d’opposizione sono scatenati contro le modalità di selezione, ritenute poco democratiche, dei futuri 200 consiglieri di quartiere. Confronto acceso tra maggioranza e opposizione, come non si vedeva da anni, quello verificatosi nel consiglio comunale di giovedì sera, nel quale è stato approvato il regolamento dei 10 nuovi consigli di quartiere, operativi dal prossimo anno.
Per promuovere i nuovi organismi, spiegare il meccanismo di adesione (attraverso l’avviso pubblico) e anche ascoltare i problemi dei territori, la giunta inizierà una serie di incontri nei quartieri: il primo sarà a Tombaccia il 23 ottobre. Dei 23 emendamenti per modificare il regolamento presentati dall’opposizione ne sono stati accolti 3, uno di In Comune e due del Pd.
Criticati dal sindaco Serfilippi e dall’assessore Santorelli gli eccessivi toni polemici usati dall’opposizione, in particolare dal Pd. "Ho invece apprezzato – ha affermato il primo cittadino – gli interventi di Samuele Mascarin (In Comune) e Stefano Marchegiani (La Fano che vogliamo): da parte loro ho captato la volontà di collaborazione".