Marotta, 3 maggio 2022 - "Sono senza parole. Mi viene solo in mente ‘grazie’, per il tuo entusiasmo, per la gentilezza e per quel sorriso sempre acceso sul mondo e verso gli altri. Una persona bella, proprio bella, come ce ne sono poche". E’ uno dei tanti messaggi di una Marotta letteralmente attonita per la morte improvvisa di Andrea Sciarrini, 40 anni compiuti a fine marzo, marito e babbo di due splendide bimbe di 10 e 4 anni e mezzo. Andrea, molto conosciuto e stimato nella pallacanestro marchigiana e nazionale, come giocatore, allenatore delle formazioni giovanili e organizzatore di eventi, è stato vittima di un malore fatale sabato sera in casa propria.
Un paio d’ore dopo il termine della partita del campionato di ‘Promozione’ di basket Marotta-Urbania, in cui ha trascinato i suoi al successo con una prova maiuscola e senza evidenziare alcun problema a livello fisico. Erano circa le 21,30 quando ha detto alla moglie Ilaria e alle bimbe "vado un attimo in bagno", e proprio in bagno si è consumata la tragedia: la moglie sente un tonfo, lo raggiunge di corsa e lo trova riverso sul pavimento, immobile. La donna ha la lucidità di praticargli le necessarie operazioni di rianimazione e al contempo di chiamare il 118. Gli operatori sanitari arrivano in pochi minuti e fanno di tutto per far riprendere il battito, ma purtroppo sono tentativi vani: non rimane che constatare il decesso e disporre il trasferimento all’obitorio dell’ospedale di Fano. Dove oggi pomeriggio sarà eseguita l’autopsia, richiesta dalla famiglia, per capire cosa sia successo, soprattutto come tutela verso le due bambine di Andrea, in modo da valutare se a livello genetico ci siano dei rischi da prevenire.
Intanto la costernazione dei marottesi e dell’intero mondo della pallacanestro marchigiana è indicibile. Ancora più eloquenti sono le parole affidate ai social dal suocero del 40enne, Stefano Seri, papà di Ilaria: "Sei stato un marito amorevole, un uomo buono, un padre invidiabile, rispettoso e degno di essere per me un altro figlio. T’ho sempre stimato e amato, come le tue figlie. Lasci un vuoto incolmabile in tutti noi. Che tu possa vincere dove sei ora tutti i campionati di basket, noi da quaggiù ti applaudiremo con tutta la nostra forza e il nostro coraggio. Ciao Andrea, papà delle nostre gioie". Fortemente espressivo anche il post dell’amico Leonardo Sabato: "Difficile da credere, impossibile da accettare. Sorridente, rassicurante, disponibile, cordiale, lungimirante, instancabile, determinazione da vendere, battagliero e sempre disponibile. Un pozzo di idee, di iniziative, un amico, un fratello, un compagno, tante cose belle in un’unica persona". Domani alle 15 i funerali nella parrocchia di San Giovanni a Marotta.