ALICE MURI
Cronaca

Anche gli sfratti aumentano: le case se le prendono i turisti

Nel 2023 sono state 174 le famiglie costrette a lasciare l’abitazione, la maggior parte per morosità. Ma pesa molto il fenomeno affitti brevi

Manifestazione contro gli sfratti: nel 2023 a Pesaro e Urbino, dati del Sunia, sono stati 174, in crescita del 10,8 % sull’anno prima

Manifestazione contro gli sfratti: nel 2023 a Pesaro e Urbino, dati del Sunia, sono stati 174, in crescita del 10,8 % sull’anno prima

Si fa sempre più preoccupante il problema abitativo nella nostra provincia. Una emergenza che riguarda soprattutto le fasce più deboli (ma non solo) tra immobili in affitto sempre più difficili da trovare, canoni in crescita ed aumento dei casi di sfratto.

Secondo l’ultimo rapporto presentato dal Sunia (sindacato degli inquilini), a Pesaro e Urbino nel 2023 sono stati 174 i provvedimenti di sfratto emessi, in aumento rispetto all’anno precedente dell’10,8%. Un dato in controtendenza rispetto alla media nazionale, dove i provvedimenti sono invece calati del 5,9%, mentre nel resto delle Marche sono in crescita (dell’11,8%).

La maggior parte degli sfratti nella nostra provincia (così come nel resto del paese) riguarda casi di morosità, con un totale di 147 procedimenti emessi in un anno. Un fenomeno in crescita, che in alcuni casi porta anche i proprietari di immobili a preferire altre opzioni di locazione.

"Quella della casa sta diventando una emergenza – dice Gabriele Belfatto, segretario del Sunia di Pesaro e Urbino – e la situazione è in peggioramento perché manca un vero e proprio piano casa in questo Paese. Da qualche anno vediamo anche nel nostro territorio l’aumento di locazioni turistiche che prendono il posto di appartamenti con locazione di lunga durata. Proprio la scorsa settimana, un inquilino si è rivolto a noi perché il proprietario di casa gli ha annunciato che al termine del contratto non sarà rinnovato (nonostante abbia sempre pagato l’affitto regolarmente) perché la figlia ha deciso di trasformare l’appartamento in una locazione turistica. In questo modo – aggiunge – viene meno l’equilibrio tra domanda e offerta, creandosi una asimmetria, che a sua volta fa schizzare in alto i canoni di locazione degli appartamenti disponibili".

"Questo porta purtroppo come conseguenza – continua Belfatto, segretario provinciale Sunia – anche all’aumento degli sfratti per morosità, come si evince dai dati pubblicati".

Il segretario del Sunia aggiunge: "L’aumento delle locazioni turistiche è favorito da una normativa nazionale molto blanda nei confronti di questa tipologia. Anche per quanto riguarda gli affitti a canone concordato, se fino ad ora avevamo avuto diverse soluzioni disponibili, ora diventa sempre più difficile. Anche i proprietari di casa, vedendo la situazione e i canoni liberi sempre più alti, ci dicono che i prezzi di mercato sono più convenienti dei benefici fiscali che si possono avere con il canone concordato. La Casa è un diritto e non un affare – conclude -. Fino a che il bene casa inciderà il 65/70% sullo stipendio di un lavoratore la situazione si farà sempre più complicata".

Alice Muri