"La Regione Marche non emetterà un nuovo bando che incentivi lo smaltimento dell’amianto. Per l’assessore all’Ambiente, Stefano Aguzzi, questa non è una priorità". A dirlo è la consigliera regionale Dem, Michaela Vitri, che durante l’ultima seduta del consiglio regionale ha presentato una nuova interrogazione sul tema: "Oltre ad avermi risposto che non è in programma l’assessore ha anche aggiunto che la legge attuale, così come è, va modificata ma ha detto che i suoi uffici non hanno tempo per occuparsene. Quando gli ho fatto notare che da settembre 2023 abbiamo già depositato una proposta di modifica della legge regionale in materia (Vitri è prima firmataria, ndr) lui è rimasto sorpreso e non ne era nemmeno a conoscenza. Questo è inaccettabile, visto che secondo i dati, nelle Marche ogni anno muoiono 180 persone di mesotelioma ed altre patologie, la causa dei quali nel 90% dei casi è stato dimostrato essere proprio l’esposizione all’amianto. Non dimentichiamoci che la competenza sul tema è delle regioni".
Risale al 2021 l’ultimo bando avviato dalla Regione Marche sugli incentivi per lo smaltimento dell’amianto: "La legge appartiene alla precedente legislatura - aggiunge Vitri - l’attuale l’aveva soltanto attuata, mettendo a disposizione 200mila euro, con un limite massimo di spesa di 2mila euro per intervento e non erano stati inclusi fabbricati industriali e per uso agricolo. Per questo motivo avevamo presentato un anno e mezzo fa una proposta: aumentare le risorse fino a 300mila euro, eliminare il tetto dei 2mila euro per ogni intervento e aprire il bando a tutti, sia a proprietà private che ad uso industriale e agricolo. E’ necessario ampliare la platea, anche perché nel 2021 sono stati poi effettivamente utilizzati 72mila euro". E aggiunge: "L’Emilia Romagna ha appena emesso un bando per lo smaltimento dell’amianto, finanziato con 4 milioni e un tetto di 150mila euro a intervento. La Regione Marche invece è totalmente inadempiente. Oggi voteremo l’assestamento di bilancio - dice - un’ultima occasione". Ad oggi non esiste neanche una mappatura aggiornata dei siti con amianto, come dice la presidente locale di Ona (Osservatorio Nazionale Amianto), Elisabetta Sacchi: "I dati riguardanti le morti dovute all’amianto sono sottostimati. Oggi abbiamo un grande problema che riguarda anche le tubature dell’acqua, dove è presente amianto e ci sono studi di aumenti di tumori all’intestino. E’ necessario che il pubblico intervenga per aiutare i privati a smaltire l’amianto, per abbassarne i costi, visto che i costi sono elevatissimi".
Alice Muri