Amarcord America’s Cup. Al Lions i racconti di Cobau

Serata di inediti organizzata dal presidente del sodalizio Alberto Marchetti. Il ricordo della maxi festa per il varo di "Azzurra", il 19 luglio del 1982.

Amarcord America’s Cup. Al Lions i racconti di Cobau

Marco Cobau e Alberto Marchetti

Nei giorni di "Luna Rossa" che si sta giocando in questi giorni la più prestigiosa competizione velica del mondo, l’America’s Cup, Pesaro non poteva non ricordare la genesi di questa manifestazione: "Azzurra", che venne varata al porto il 19 luglio del 1982. La barca che ha ricordato a tutti che l’Italia era un popolo di navigatori, perché Azzurra alla fine delle regate si classificò terza. A farlo, attraverso il suo presidente Alberto Marchetti, è stato il Lions Club cittadino che ha chiamato a parlare proprio il padre di Azzurra, e cioè Marco Cobau.

Una giornata che vide arrivare in città anche il presidente della Fiat Gianni Agnelli che era accompagnato da un giovane Luca Cordero di Montezemolo. C’erano anche l’Aga Khan con la moglie e il presidente del Coni Franco Carraro. Nel corso della serata del Lions, che si è svolta all’hotel Flaminio, Marco Cobau ha ricordato un particolare di quel varo che pochi sapevano. Dopo che la barca venne depositata in acqua davanti alle Yacht Officine, che ai tempi era una appendice dell’attuale cantiere navale, com’è tradizione marinara, dopo il varo, al pranzo vengono chiamate e coinvolte anche tutte le maestranze. Ma l’organizzazione non aveva previsto questo particolare per cui tutti i vip della giornata si ritrovarono a tavola in Prefettura, mentre tutte le maestranze si fermarono a mangiare, proprio assieme a Marco Cobau alla Baita. Fino a quando in serata arrivarono al ristorante tra i Due Porti, proprio per rendere omaggio a quelli che fisicamente avevano realizzato questo scafo, sia l’Aga Khan con la moglie e sia il presidente del Coni Franco Carraro con i vertici dello Yacht Club Costa Smeralda di Porto Cervo, solidazio che aveva lanciato il guanto di sfida agli americani che detenevano il trofeo. "Una bella serata – dice il presidente del Lions Alberto Marchetti – che ha coinvolto tutti i numerosi soci presenti perché il racconto di Marco Cobau è stato molto coinvolgente portando alla luce particolare che pochi sapevano".

I particolari che pochi sapevano? Anche il fatto che Marco Cobau qualche mese dopo il varo di Azzurra lascia le Officine Yacht del cantiere navale e la seconda Azzurra la costruisce, sempre lui, a Treviso con varo all’Arsenale di Venezia presenti molti pesaresi. Giornata diventatas ‘storica’ perché sparirono durante il ricevimento milioni (di lire) di posate d’argento.

m.g.