San Costanza (Pesaro Urbino), 31 gennaio 2024 – Un maxi uovo di Pasqua, non commestibile, ma molto scenografico, alto ben 6 metri per 4 di diametro, ricoperto per intero da 7mila rose colorate fatte all’uncinetto, per un totale di 252 chilometri di filo di lana, che steso consentirebbe di arrivare quasi fino a Roma.
E’ un’impresa da Guinness e molto originale quella che si sta realizzando a San Costanzo.
L’idea è venuta a Donatella Cocci, proprietaria di un negozio di biancheria, che ha coinvolto la Pro Loco del paese e da lì è scattato il tutto. Con il coinvolgimento del fabbro Eraldo, che ha costruito la struttura in metallo, e contemporaneamente, di una trentina di donne del paese che sanno lavorare all’uncinetto, alle quali, poi, dopo un post su Facebook dei promotori, si sono aggiunte anche signore di Mondolfo, Pesaro, Genga, Camerata Picena e altre località marchigiane, messesi ognuna al lavoro per da vita alle rose di lana.
Fiori che adesso, dopo un lavoro cominciato da settembre 2023, sono in massima parte pronti, ma prima che l’uovo sia realizzato servirà ancora tempo, più di un mese.
In questi giorni, infatti, la ‘gabbia in metallo’ preparata da Eraldo viene rivestita da una rete di plastica, dopodiché, da lunedì prossimo, inizierà il lavoro per attaccare le singole rose alla struttura.
"Se tutto filerà lisco – ci spiega Donatella Cocci - da qui a un mese dovremmo riuscire a concluderlo, ma bisognerà lavorare sodo". Se dentro al maxi uovo di Pasqua ci sarà anche una maxi sorpresa, al momento non si sa, ma dalla Pro Loco la segretaria Gabriella Uguccioni non lo esclude: "Se dev’essere sorpresa, che sorpresa sia, per cui non sveliamo altri particolari".
Quello che è certo è che l’opera sarà installata in piazza Pascolini - quella di fronte alla sala consiliare, dove sorge il Monumento ai Caduti - il 5 marzo prossimo e che vi rimarrà per tutto il periodo pasquale (la domenica di Pasqua sarà quella del 31 marzo) e anche oltre: esattamente fino al 15 aprile. "Con questa creazione – riprende Donatella Cocci – vogliamo anche dar vita a un filo conduttore con i paesi vicini al nostro che hanno già realizzato opere importanti all’uncinetto, come l’albero di Natale di Mondolfo e le meravigliose rappresentazioni della Natività di Barchi e San Giorgio a Terre Roveresche. Sarebbe davvero bello se la nostra Valcesano diventasse la ‘via dell’uncinetto decorativo’. Noi faremo del nostro meglio per contribuire a questo risultato".