Alessandro, all’inferno e ritorno. Dalla tossicodipendenza al riscatto: "Così sono ’Nato due volte’"

Giardini, domenica prossima al bar sociale Utopia al Miralfiore, racconterà la sua battaglia per riuscire a uscire dal tunnel.

Alessandro, all’inferno e ritorno. Dalla tossicodipendenza al riscatto: "Così sono ’Nato due volte’"

Alessandro, all’inferno e ritorno. Dalla tossicodipendenza al riscatto: "Così sono ’Nato due volte’"

“Nato due volte“ è il titolo di una storia importante. A raccontarla sarà il protagonista – Alessandro Giardini – il quale pubblicamente, domenica 30 giugno alle 17,30 al bar sociale Utopia – testimonierà come sia uscito dal tunnel della droga. Alessandro Giardini è il creatore della Campagna “PrevAction – Un pugno alla droga” che lo porta nelle scuole a raccontare la sua esperienza. All’appuntamento, aperto a tutti, di domenica e che gode della benedizione dell’arcivescovo di Pesaro Sandro Salvucci, parteciperanno i gruppi Scout di Pesaro (Agesci, Cngei, Fse).

L’incontro sarà scandito in tappe a cominciare dal descrivere l’agitazione, l’ansia e l’astinenza in aumento. Giardini nella sua narrazione cita la paura continua di essere scoperto dalle Forze dell’Ordine. Poi il resto. "La seconda tappa? – osserva Giardini – è certamente spiegare la contrattazione sul prezzo. Il venditore lo trovi facilmente perché lui è comunque bravo a riconoscerti". Il pagamento della dose, l’appuntamento per la consegna sono elementi del rito opprimente di chi si assoggetta ad una dipendenza corrosiva. "La terza tappa – conclude Giardini – è il ritiro della dose, già pagata in anticipo, con il terrore che il venditore sia invece fuggito via con i tuoi soldi. E in definitiva la voglia, impellente, di iniettarti la droga in vena". Da qui la quarta tappa quando "nascosto nel sottobosco che una volta era fittissimo e impenetrabile, avviene l’iniezione, l’overdose, l’ingresso in coma". Proprio così Giardini ha messo a rischio la propria vita. Il salvataggio in extremis, la disintossicazione e l’inizio di una nuova vita, concludono un confronto salvifico.

Solidea Vitali Rosati