L’Università di Urbino ha emanato il bando per assegnare il contributo per le spese di locazione sostenute nel 2023 dagli studenti fuori sede. La misura è destinata a quelli regolarmente iscritti all’Ateneo nell’anno accademico 202223 e il rimborso, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, sarà riconosciuto solo in caso di carriera attiva durante tale periodo. Potranno accedere al bando gli universitari appartenenti a un nucleo famigliare con Isee-Università, in corso di validità al 31 dicembre 2022, non superiore ai 20mila euro. Non è accettato l’Isee ordinario non applicabile a prestazioni per il diritto allo studio universitario, ma ci si può avvalere di quello corrente rilasciato sulla base dell’Isee per prestazioni per il diritto allo studio universitario.
Per gli studenti non residenti in Italia e per quelli stranieri residenti in Italia, ma non autonomi, è richiesto l’Isee-Università parificato. Per quanti provengano da Stati particolarmente poveri (specificati annualmente con decreto ministeriale), la valutazione della condizione economica è effettuata sulla base di una certificazione della Rappresentanza italiana nel paese di provenienza, che attesti che lo studente non appartiene a una famiglia notoriamente di alto reddito e di elevato livello sociale. Gli studenti apolidi o rifugiati politici sono equiparati ai cittadini italiani e sono esentati dal presentare dichiarazioni rilasciate da Ambasciate o Consolati, al fine della valutazione, poiché si tiene conto solo dei redditi e del patrimonio eventualmente detenuti in Italia, da autocertificare con le stesse modalità degli studenti italiani.
Questo contributo non è cumulabile con altri contributi pubblici per l’alloggio e la domanda va presentata entro il 10 agosto, tramite l’area riservata ESSE3, https:www.uniurb.itesse3, accedendo con le credenziali personali. Bisognerà allegare anche copia integrale del contratto d’affitto.
Il bando è reperibile al link https:www.uniurb.itconcorsi6927. L’importo del contributo riconosciuto a ciascun beneficiario sarà determinato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, con successivo provvedimento, in rapporto al tetto di spesa e al numero degli aventi diritto.
Nicola Petricca