
Elio Borrelli, ex direttore dell’Agenzia delle Entrate
Pesaro, 18 giugno 2023 – Una sentenza della Corte dei Conti del 6 giugno scorso contro l’ex direttore delle Entrate di Pesaro Elio Borrelli (condannato a risarcire all’Erario 80.615 euro) rivela un’altra storia nella storia. Spunta il nome di Luciano Amadori, ex presidente del Consorzio della Vuelle, patron della Centroservice srl di Montelabbate, il quale avrebbe avuto sconti fiscali per 49mila euro dall’Agenzia delle Entrate di Pesaro in cambio di favori personali al direttore del tempo, cioè ad Elio Borrelli. Questi aveva chiesto ad Amadori, preoccupato per aver ricevuto una serie di accertamenti fiscali, di trovare lavoro ad un nipote giornalista di Borrelli collocandolo in un sito online dedicato al basket e gli ha chiesto poi di far assumere la compagna nel Comune di Pesaro per la nascita della "cittadella del basket", poi non realizzata. Insomma, se non era un ’ricatto’ psicologico poco ci mancava.
Andiamo per ordine . Elio Borrelli è un nome ricorrente nelle aule di giustizia sia venete che marchigiane. E’ stato il direttore della sede di Pesaro dell’Agenzia delle Entrate tra il 2015 e il 2017, esperienza interrotta bruscamente per il suo arresto avvenuto il 16 giugno su mandato della magistratura di Venezia con l’accusa di aver ottenuto favori personali in cambio di sconti sugli accertamenti alle imprese. Un sistema che Borrelli aveva rilanciato nei due anni pesaresi (rimediando una condanna ad un anno e dieci mesi di reclusione con restituzione di 18mila euro). Tra coloro che si sono imbattuti nel "metodo Borrelli" c’è appunto anche Luciano Amadori il quale nel 2015 si trovò sul tavolo un accertamento del fisco per gli anni 2008, 2009 e 2010 per fatturazioni fittizie. E a quel punto, Amadori conosce Borrelli all’Agenzia delle Entrate e si sente chiedere dei favori in cambio di un occhio di riguardo. Ecco cosa scrivono ora i giudici della Corte dei Conti: "...Borrelli induceva Luciano Amadori a promettere l’assunzione di un nipote in un sito di basket quale giornalista sportivo in una testata on line specializzata in basket; promessa mantenuta con l’instaurazione di un rapporto di collaborazione con il sito online Basketnet nel mese di febbraio 2016 (ma lo stipendio totale non arrivò a 500 euro ndr) e a promettere l’inserimento della Ciampalini quale collaboratrice del Comune di Pesaro, nell’ambito del progetto della Cittadella dello Sport; promessa non mantenuta perché il progetto non veniva realizzato. In data 26 settembre 2016 il predetto contenzioso tributario veniva definito, mediante l’istituto della conciliazione giudiziale, con provvedimento di accoglimento favorevole all’Amadori con una notevole riduzione delle imposte (per la Centroservice srl da 253.717,00 euro a 62.873,00 euro, per l’anno 2009; per la Centroservice S.r.l. da 204.222,00 euro a 51.199,00 euro per l’anno 2010; per Amadori Luciano da 167.827,00 euro a 25.123,00 euro per l’anno 2009) e delle conseguenti sanzioni ed interessi da versare all’Erario". Aggiunge la Corte dei Conti: "La definizione del procedimento tributario veniva determinata da un parere illegittimo datato 8 settembre 2016, successivamente avallato dal Borrelli che chiuse così il contenzioso con Amadori. Ma ora i giudici della Corte dei Conti scrivono "che le conciliazioni sottoscritte dalla Direzione Provinciale di Pesaro erano illegittime, comportando un indebito beneficio economico per la Centroservice e per l’Amadori quantificato in 49.525,77 euro". Ma una considerazione fuori tempo massimo per ridiscuterla.
Dice l’avvocato Francesco Coli: "Chiariamo: Amadori ha avuto un accertamento fiscale, ha chiesto di aderire, il che significa chiedere di patteggiare per evitare contenziosi infiniti, l’ufficio apposito delle Entrate, formato da diversi funzionari, extra Borrelli, ha accettato e Amadori ha versato il dovuto. Nel frattempo, Borrelli gli ha chiesto, visto che c’era un rapporto comunque, se conoscesse qualcuno per far lavorare un nipote che voleva scrivere di basket e la compagna, richieste che ebbero scarso successo perché Amadori nella vita fa tutt’altro. E la storia è finita lì"