Pesaro, 12 ottobre 2024 – E’ il terzo degli indagati nell’inchiesta Affidopoli. Non risponde di corruzione ma di falso. Loris Pascucci, funzionario del settore manutenzione del Comune, ha la colpa di aver scritto una determina di spesa di 20mila euro con una causale di fantasia. Il Comune intendeva realizzare il murales dedicato a Liliana Segre nella facciata di un edificio scolastico al Campus ma nella determina n.1534 del 17 agosto del 2020, Loris Pascucci giustificava quella spesa con l’esigenza di fare manutenzione idraulica affidando il lavoro all’associazione Opera Maestra, che non era certo adatta per l’incombenza.
Quando l’inchiesta del “Carlino” ha messo in evidenza dal 16 luglio scorso come le associazioni Opera Maestra e Stella Polare di Stefano Esposto fossero le preferite dal Comune tanto da affidare loro in pochi anni 600mila euro di lavori, la magistratura ha aperto un’inchiesta per risalire a due punti fermi: chi favoriva all’interno del Comune gli affidamenti alle due associazioni e soprattutto perché lo faceva. Da qui l’ipotesi di corruzione in concorso, che vede allo stato attuale indagati Massimiliano Santini, dipendente comunale al momento dei fatti, e Stefano Esposto, titolare delle due associazioni che riceveva gli affidi dei lavori, molti dei quali ottenuti su proposta di Santini come lui stesso ha confermato.
Intanto, gli inquirenti hanno perquisito le case e gli uffici di cinque tra dirigenti, funzionari e collaboratori come Franco Arceci, ex portavoce del sindaco Ricci, Gianni Galdenzi, a capo dell’ufficio Cultura, la sua collaboratrice Silvia Melini, e poi Eros Giraldi, dirigente della manutenzione e appunto il tecnico Loris Pascucci che, a differenza dei colleghi, è l’unico ad esser stato indagato mentre tutti gli altri sono “persone informate sui fatti”. Questo non ha evitato che si ritrovassero polizia e finanza in casa per cercare computer, cellulari, documenti che potessero fornire elementi di prova sui rapporti tra la dirigenza comunale e le due associazioni nel mirino.
Nei decreti di perquisizione, i magistrati sollecitano i poliziotti e i finanzieri che sono entrati nelle case e negli uffici di dirigenti e funzionari a cercare mail, messaggi, telefonate, che possano provare il rapporto e o la complicità tra l’ente pubblico e le due associazioni. Una ricerca che riguarda anche gli eventuali politici che possano aver fatto pressione perché i lavori fossero affidati a Opera Maestra e Stella Polare.
In particolare, dal 2020 in poi, Stefano Esposto si è visto incaricare per realizzare murales in mezza città, e poi per curare la loro manutenzione, e ancora per fare il casco di Valentino, le feste di Natale, la Sonoteca, la street art in piazzale della Libertà, il passatello col pesce, il palio dei bracieri ed altro ottenendo sia il pagamento dal Comune che direttamente dagli sponsor contattati in precedenza dall’Ente. Un intreccio di interessi che agli occhi della Procura appaiono troppo collaudati per considerarli innocui.
ro.da. e an.ma.