ROBERTO DAMIANI
Cronaca

Acqualagna, ritorno al futuro. Meloni, baci e abbracci tra stand, selfie e tartufi. Quando il Potere piace

La presidente del Consiglio alla fiera di Acqualagna per rendere omaggio a Enrico Mattei "L’attuale governo si ispira al figlio di questa terra per una nuova strategia energetica".

Acqualagna, ritorno al futuro. Meloni, baci e abbracci tra stand, selfie e tartufi. Quando il Potere piace

Si è sentita come a casa. E lo ha detto ai suoi. Accoglienza nazional popolare ieri ad Acqualagna per Giorgia Meloni, completo beige, idee chiare su dove si trovasse e perché. Piazza Mattei stracolma, i papà che alzavano i figlioletti per vederla passare, mani per salutarla, selfie, abbracci come sorelle a perfette sconosciute, tartufo ovunque, calici di vino bianco come unica bevanda. Poi pellegrinaggio a tutti gli stand dei tartufi in particolare a quelli di Marini-Azzolini col pezzo da 700 grammi e a quello da Tofani con un esemplare da un chilogrammo, trovati due giorni fa e già venduti, il primo nelle Marche, il secondo in America.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni (insieme al ministro Fitto) è arrivata nella terra natìa del fondatore dell’Eni Enrico Mattei non a caso. L’occasione era la firma di un "accordo di sviluppo e coesione" tra Stato e le Marche del governatore Francesco Acquaroli del valore, per la nostra regione, di 532 milioni di euro. La metà ricadranno in opere viarie da realizzare nella provincia di Pesaro e Urbino, in particolare la Pedemontana Fabriano-Cagli, variante Fano-Marotta, Carpegna, Lunano, Sant’Angelo in Vado, e poi porto di Fano, oltre ad altri progetti minori di viabilità ma anche di turismo. Ma se questa era la motivazione ufficiale, la logistica è stata un’idea del presidente Acquaroli: "Ho scelto Acqualagna perché qui è nato Enrico Mattei. E noi dobbiamo avere le intuizioni del fondatore dell’Eni per affrontare un futuro nuovo dopo le crisi energetiche. La presidente ha condiviso questa impostazione ed eccoci oggi ad Acqualagna". Che per l’occasione è sembrato il paese dei balocchi: osterie piene, botteghe stracolme di cibi, negozi, artigiani, stand, angoli antichi, ristoranti, piazzette, strade, tutto era diventata una grande fiera merceologica con i turisti stranieri che chiedevano spiegazioni alla spicciolata sulla ’ruscella’ per cercare i tartufi, ’what is ruscella?’ Una parola. Un’altra volta.

La cerimonia ufficiale si è tenuta alle spalle della piazza, nella saletta delle degustazioni, ma all’uscita la presidente Meloni si è fermata a parlare con i giornalisti. Si è partiti con la finanza, patto di stabilità, mes, l’astensione sul rapporto Onu perché non condannava Hamas e poi la guerra in Ucraina, quella in Palestina e la manovra di bilancio. Poi di nuovo in marcia verso la piazza ma alla domanda che cosa ne sapesse della Fano-Grosseto e traforo della Guinza, la Meloni ha fermato scorta e corteo per rispondere che la "battaglia per la Fano-Grossetto è una mia priorità assoluta. Avevo già fatto tre anni fa una protesta alla Guinza contro l’incompiuta, e proprio per adeguare la prima galleria partiranno i lavori a breve. Ma cercheremo i soldi che servono per ultimarla. La Fano-Grosseto è prioritaria per superare proprio l’isolamento est-ovest di questo territorio".

Servono miliardi e la promessa per essere mantenuta necessita di una volontà rara. Vedremo se la presidente Meloni avrà la tenacia di Mattei, che ha citato ieri tantissime volte come esempio. Dopo le interviste, c’è stato il contatto con la gente agli stand gastronomici dove la Meloni ha chiesto ai commercianti come stesse andando la stagione. Le risposte sono state più o meno simili: "Partenza a basso regime, siamo indietro di un mese, ma il mercato tira e i cavatori sono talmente bravi che hanno trovato molti tartufi proprio per oggi". Anche il sindaco Luca Lisi ha offerto una sua particolarissima interpretazione del cane dell’Agip a sei zampe inventato da Mattei: "Essendo cresciuto qui dove tutti andavano a cercare tartufi con i cani, Mattei ha solo variato il numero di zampe per il simbolo dell’Agip".

Siparietto finale poi allo stand di Giuliana Lazzarini, venditrice di sassi dipinti. L’ha vista e chiamata: "Giorgia, Giorgia". La Meloni si illumina, zigzagando scorta e curiosi: "Ciaoooo, come stai?" Abbracci, baci, di nuovo abbracci e affetto per 1,05 minuti come sorelle.

Ma lei la conosceva? "No, L’ho vista alla televisione. E’ uguale uguale".