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Acqua, il caso dei rincari: "Aset e Mms macinano utili. E a pagare sono i cittadini"

Alessandro Ligurgo, direttore provinciale di Confesercenti, si scaglia contro gli aumenti "Sono dovuti agli investimenti sulla rete idrica? Ma se gran parte dei fondi arrivano dal Pnrr".

Alessandro Ligurgo, direttore provinciale di Confesercenti

Alessandro Ligurgo, direttore provinciale di Confesercenti

Più che acqua chiara, è acqua cara. L’Aato Marche Nord la settimana scorsa ha deciso un aumento delle bollette tra l’8 e il 10 per cento per la provincia di Pesaro. Una decisione che sta facendo esplodere la protesta. A farsene carico è Alessandro Ligurgo, direttore provinciale di Confesercenti, dando voce agli albergatori di Assohotel e anche ai gestori di bar e ristoranti non solo di Pesaro ma anche di tutta la provincia. "Da giorni sono sommerso – dice – da mail e telefonate di protesta per questo aumento a due cifre delle bollette dell’acqua".

Ma ci sono investimenti da fare...

"E’ vero, ma su 27 milioni di investimenti previsti per sistemare le tubature dell’acquedotto, 20 arrivano dai fondi del Pnrr. Gli altri 7 sono investimenti".

Allora?

"Le due aziende provinciali, e cioè Marche Multiservizi e la fanese Aset, dichiarano tutti gli anni utili milionari. Ebbene, in questo quadro economico sarebbe stato più opportuno che le due aziende di riferimento della provincia avessero ridotto gli utili tagliando le tariffe a famiglie e imprese".

Lei ha verificato come si comporteranno le altre province marchigiane?

"Certo. Per esempio ad Ascoli Piceno non sono previsti aumenti sia il prossimo anno che nel 2026. Ed Ascoli non è la sola".

Quindi stangata solo per i pesaresi?

"Questo è ciò che sta emergendo – continua Licurgo –. Sarebbe anche passato un aumento dell’1 o del 2 per cento ma una bolletta che sale a due cifre non è possibile. Soprattutto in questo momento di difficoltà per imprese e famiglie. E poi sappiamo come funzionano queste cose...".

Sarebbe?

"Stiamo parlandilo di lavori che richiederanno molto tempo per cui questi aumenti alla fine diventeranno strutturali".

Ma l’acqua scarseggia?

"Nessuno discute questo richiamo che viene fatto sull’evitare gli sprechi perché siamo di fronte ad una risorsa limitata. Ma da qui a far ricadere tutto sulle spalle di imprese e famiglie ce ne corre. Soprattutto se davanti hai due multiservizi che macinano utili da fare paura. Ma alla fine chi si ritroverà a mettere mano al portafoglio saranno imprese e famiglie. Un vero e proprio schiaffo".