I libri ci raccontano tante storie: i romanzi d’avventura narrano di personaggi che, attraversando rischi, incontri e scoperte, riescono a raggiungere lo scopo prefissato, i manuali di storia trattano di grandi imprese e audaci protagonisti, i libri di scienze presentano ricerche ed invenzioni. All’interno del progetto di orientamento per la classe terza, abbiamo avuto il piacere di incontrare una perfetta sintesi moderna di avventurieri, esploratori e ricercatori finora incontrati solo attraverso le pagine dei libri: la dottoressa Martina Tenti, Laurea in Scienze Geologiche, Magistrale in Geofisica e Dottorato in Scienze Polari. Geologa e geofisica, Martina ha preso parte ad una spedizione in Antartide lavorando a bordo di una nave da dicembre del 2022 fino a marzo del 2023, in completo isolamento dal resto del mondo. La spedizione, inserita all’interno del progetto di ricerca “Beyond EPICA” (European project for ice Coring in Antarctica), aveva l’ obiettivo di ricostruire le modificazioni del fondale oceanico durante il processo di deglaciazione iniziato 1,5 milioni di anni fa.
Come si svolge questo lavoro di ricerca? Dalla nave vengono recuperate carote di ghiaccio che racchiudono informazioni geologiche, da cui si ricavano dati relativi alla transizione climatica. Il processo di analisi e raccolta dati avviene nei laboratori a bordo della nave. Martina ci ha raccontato che, in queste spedizioni, ciascun membro dell’equipaggio ha un compito specifico ma tutti devono saper fare tutto ed essere pronti ad affrontare qualsiasi imprevisto. Per lei l’essere sia geologa che geofisica costituisce un vantaggio per il suo lavoro di ricercatrice: come geologa lavora all’aperto tramite l’osservazione diretta e l’analisi del territorio, come geofisica sta principalmente al computer servendosi di formule fisiche e matematiche per interpretare i dati. La passione della dottoressa Tenti per suo lavoro è contagiosa: rispondendo alle nostre domande ci ha raccontato che ha scelto di fare la ricercatrice perché è bello fare scoperte e annunciarle a tutti, dà soddisfazione vedere pubblicati i propri lavori e incontrare esperti, in occasione di conferenze e seminari, con cui avere scambi culturali preziosi e formativi che permettono a volte di varcare i propri limiti. Nel suo percorso le difficoltà non sono mancate, la tentazione di mollare tutto c’è stata ma "sono convinta – dice – che quando si fa una scelta bisogna portarla fino in fondo e verificare, a mollare non c’é gusto. Oggi rifarei le stesse scelte perchè, con il senno di poi, posso dire che quello che faccio è ciò che fa per me".
Classe terza