Ad Alessandro Cattelan, tra i conduttori televisivi e radiofonici, più amati in Italia, sarà attribuito il premio Fuori Passaggi, al sociologo Luigi Manconi andrà il Premio Passaggi e al vicedirettore del Corriere della Sera, Barbara Stefanelli, il Premio giornalistico "Andrea Barbato". Sono stati definiti dal comitato scientifico di Passaggi Festival, presieduto da Nando dalla Chiesa, i premi assegnati nella XII edizione della manifestazione (26-30 giugno).
Il primo riconoscimento ad essere conferito, giovedì 27 giugno, alle 21.30, al Pincio, sarà il Premio Fuori Passaggi, a Alessandro Cattelan. Protagonista di una lunga serie di trasmissioni di successo, due su tutte ‘X Factor’ e ‘Stasera c’è Cattelan su Rai 2, è anche scrittore, attore e fondatore nel 2022 della casa editrice indipendente ‘Accento’ diretta da Matteo B. Bianchi. Il premio ‘Fuori Passaggi’ vuole essere, in particolare, un riconoscimento proprio a quest’ultimo, coraggioso progetto che restituisce al libro e alla cultura un ruolo di ponte tra le generazioni e recupera quel dialogo tra passato e futuro che è una garanzia per il nostro presente. Nello stesso giorno, alle 22.30 in piazza XX Settembre, sarà il sociologo Luigi Manconi a ricevere il Premio Passaggi. Docente universitario, giornalista e sociologo, già sottosegretario alla Giustizia e presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato, Manconi presenterà a Fano il suo ultimo libro "Di chi è la mia vita?" (Il Nuovo Melangolo).
Nel testo, che è la trascrizione del dialogo tra l’autore e monsignor Vincenzo Paglia, si fronteggiano due concezioni del mondo, l’una ispirata dalla fede e l’altra immersa nelle contraddizioni della storia, profondamente distanti ma inevitabilmente destinate a confrontarsi. A Fano, Manconi parlerà anche del libro scritto con Gaetano Lattieri "Poliziotto-Sessantotto. Violenza e democrazia" (Il Saggiatore) che affronta la perenne dialettica tra contestazione e repressione e riflette su come la costruzione dell’Italia contemporanea passi da quel periodo di speranza e di sconfitta che è stato il Sessantotto.
Il Premio riconosce a Manconi di essersi distinto non soltanto nell’attività di studio e di diffusione dei saperi, ma anche per la capacità di incidere nella crescita individuale e sociale. Importante il messaggio che arriva dall’attribuzione del Premio Giornalistico ‘Andrea Barbato’, alla giornalista e scrittrice Barbara Stefanelli, (venerdì 28 giugno, alle 21.30, in piazza XX Settembre) Stefanelli presenterà il suo "Love harder. Le ragazze iraniane camminano davanti a noi" (Solferino): le storie delle ribelli iraniane e delle madri, dei fratelli, padri e compagni che hanno sostenuto la loro battaglia. Pagine che interrogano tutti noi sul concetto di libertà e su che cosa saremmo pronti ad affrontare per difenderla. Il Premio, conferito in accordo con la famiglia Barbato in memoria del noto giornalista Rai scomparso nel 1996, attribuisce a Stefanelli il coraggio di dar voce a chi non ne ha, portando alla luce, nelle scelte di un’intera carriera, battaglie dolorose, troppo spesso dimenticate, con i criteri dell’oggettività e della tutela delle fonti.