Pesaro, 20 febbraio 2012 - Quasi un migliaio di persone cadute in provincia per il ghiaccio riportando fratture, ma anche persone morte indirettamente per la neve. Almeno quattro. Come Sisto Pagliardini, 89 anni, di Mercatello sul Metauro. Lo hanno ritrovato steso a terra vicino alla antenna parabolica che cercava di ripulire dalla neve. Ha avuto un malore che lo ha ucciso. Probabilmente, l’anziano si era messo a pulire l’antenna nonostante fosse cardiopatico, ed è probabile che lo sforzo gli sia stato fatale.

Il medico giunto sul posto ha constatato il decesso, dovuto probabilmente anche all’età avanzata. Oppure Michele Vizzarro, 53 anni, informatico di Isola del Piano, stroncato giovedì scorso da un infarto mentre spalava la neve davanti al vialetto di casa. Nel giro di qualche ora dovevano arrivare i mezzi del comune per liberargli la strada d’accesso. E’ arrivata prima l’ambulanza e poi l’elicottero per un trasferimento in ospedale ormai inutile. Vizzarro è morto sul colpo.

E ancora il turista di Lissone (Monza), Marco Aliprandi di 32 anni, scomparso nelle montagne a ridosso del passo di Bocca Serriola giovedì 9 febbraio mentre nella zona stava imperversando un forte bufera di neve. E’ stato ritrovato senza vita dopo una settimana, sepolto dalla neve. Lo ha individuato un cane della Protezione Civile nazionale (Ust) con sede a Verona, durante un’apposita ricerca nella zona in cui il 32enne era stato notato il pomeriggio di giovedi 9 febbraio da alcune persone.

Il corpo era a circa 200 metri dal casolare di proprietà della zia, dove all’interno erano stati trovati nei giorni scorsi alcuni oggetti (un contenitore di una chitarra e un grosso zaino) appartenenti al giovane. Vicino al corpo semiricoperto di neve, una pala, che forse il ragazzo voleva utilizzare per aprire un varco nel muro di neve. Marco Aliprandi aveva raggiunto il casolare percorrendo circa 10 chilometri a piedi.

 E la neve c’entra anche per la fine di Mohamed Belal El Sayed Mossad, egiziano, di 38 anni, morto per il crollo della sua casetta a Serrungarina dove viveva con la moglie e due bimbe. Per ripararsi dal freddo, l’uomo aveva installato delle stufette a gas e una di queste ha fatto esplodere una bombola del gas cui era attaccata. Ancora grave una delle sue figlie. 

C'è speranza anche se rimane forte apprensione per l’emorragia cerebrale che ha colpito Marco Felici, titolare dell’agriturismo Costa della Figura a Fonte Corniale, mentre stava spalando la neve davanti al suo locale. La nevicata stava isolando la casa e per evitare di rimanere totalmente bloccato, Felici stava spalando.La corsa disperata all’ospedale lo ha salvato. Ora è in coma farmacologico. Infine, la famiglia Boccioletti, intende ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a trovare e salvare il loro congiunto dispersosi qualche giorno fa nelle campagne di strada San Nicola.