La casa-museo di Rossini ha una storia antica: risale al XV secolo la realizzazione dei piani terra e primo, mentre i due superiori sono aggiunti in seguito. Nei primi decenni del Settecento, una consistente ristrutturazione coinvolge facciata e interno. Qui Gioachino Rossini nasce il 29 febbraio 1792 e qui trascorre i primi anni di vita con la sua famiglia; se ne andrà definitivamente da Pesaro nel 1802. L’edificio viene acquistato dal Comune nel 1892, a cento anni dalla nascita di Rossini: adibito a museo, viene dichiarato monumento nazionale nel 1904. I materiali esposti provengono in gran parte da diverse donazioni di fine Ottocento. Il nucleo più consistente arriva dal grande collezionista parigino di cimeli rossiniani, Alphonse Hubert Martel: si tratta soprattutto di stampe, incisioni e litografie legate alla vita e all’opera del compositore che comprendono una ricca serie di ritratti ufficiali e la galleria dei cantanti che hanno contribuito alla fortuna rossiniana in Francia. Preziosi i trenta ritratti a stampa di Rossini, ordinati cronologicamente dalla giovinezza alla vecchiaia; celebre il disegno di Gustave Doré con il musicista sul letto di morte.
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