Il colore della cuccagna, Pergola celebra l’oro blu

Mostra al Museo dei Bronzi e progetto artistico per la settimana da ‘Regina’ del Comune

Il colore della cuccagna Pergola celebra l’oro blu, ovvero il 'guado'

Il colore della cuccagna Pergola celebra l’oro blu, ovvero il 'guado'

Pergola (Pesaro Urbino), 7 febbraio 2024 – Un nuovo progetto nell’ambito della Capitale della Cultura. Si tratta di ‘Blu: il colore della cuccagna’ e si sviluppa soprattutto a Pergola, capitale nella settimana dal 18 al 25 febbraio. Il blu è infatti un preciso riferimento alla pianta Isatis tinctoria tipica dell’area conosciuta come ‘guado’.

Nucleo fondante è rappresentato dalla mostra ‘L’Oro Blu’ a cura di Leonardo Regano, che apre le collezioni d’arte del Museo dei Bronzi Dorati confrontandosi con l’opera di 40 artisti contemporanei. Dall’inaugurazione della mostra il 24 febbraio, il progetto si amplierà estendendosi ai Comuni di Urbania, Peglio, Borgo Pace e Sant’Angelo in Vado fino a toccare la ‘Capitale’ Pesaro. "Un progetto – ha detto il direttore generale di Pesaro 2024, Silvano Straccini – tra i più intimi e più importanti della candidatura per il suo legame stretto con il territorio".

Ha aggiunto Simona Guidarelli, sindaca di Pergola: "Questo è un anno prezioso, al quale siamo orgogliosi di partecipare grazie a questo filo ‘Blu’ che colorerà la nostra città". Per Agostino Riitano, direttore artistico: "Questo progetto è il paradigma di tutta una serie di azioni che siamo riusciti a sviluppare".

Ha continuato Massimo Guerra, vicesindaco di Sant’Angelo in Vado: "Il guado ha portato un grande benessere economico nell’entroterra nei secoli passati, che nel colore blu trova un linguaggio comune rispetto all’arte contemporanea per leggere ciò che siamo". "Le comunità - ha puntualizzato Giovanni Gaggia, curatore del progetto - sono protagoniste insieme agli artisti, che per un anno vivran no e creeranno nel territorio". "Con la mostra L’Oro blu, il Museo dei Bronzi Dorati di Pergola torna ad aprirsi al contemporaneo, all’insegna della contaminazione dei linguaggi espressivi" ha concluso il curatore Leonardo Regano.