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Parma, Stati Generali del Lavoro: cultura come leva di rilancio dell'economia

Eventi online da lunedì 21 a giovedì 24 giugno: dibattiti e incontri sul rilancio post pandemico dell’Italia, con proposte di sviluppo e best practice

Palazzo del Governatore a Parma

Palazzo del Governatore a Parma

Parma, 21 giugno 2021 - Saranno trasmessi online da Parma e da Riccione a partire da oggi fino a giovedì 24 giugno gli Stati Generali Mondo del Lavoro. Un evento nazionale che segue il format ideato nel 2019 per creare un “luogo” in cui le aziende, le istituzioni, le organizzazioni e gli esperti del settore possano confrontarsi con proposte per il futuro e nuove soluzioni.

In questa edizione, al centro sarà la cultura, vista come una delle più importanti leve per la ripartenza dell’Italia dopo un anno e mezzo di pandemia. In particolare, si discuterà di politiche di rilancio, delle nuove competenze necessarie allo sviluppo e di tutte le best practice, gli esempi concreti, che i vari settori, dall’arte alla musica, dall’intrattenimento allo spettacolo, dal cinema al teatro, stanno mettendo in campo.

Sarà possibile visualizzare i vari eventi in programma, che saranno trasmessi in diretta streaming dal Palazzo del Governatore di Parma (e l’ultimo giorno anche da Riccione), sulla pagina Facebook e LinkedIn di “Stati Generali Mondo del Lavoro”.

Una fetta importante dell’economia italiana da rilanciare

Che valga la pena discutere su temi simili lo confermano i dati diffusi dall’Osservatorio di Impresa Cultura Italia di Confcommercio in collaborazione con Swg. In Italia, l’economia culturale nel 2019 ha generato 60 miliardi di euro, e ben 96 miliardi se si conta anche “l’industria degli eventi”.

Numeri che valgono il 6% del Pil nazionale, con 416mila imprese attive che danno lavoro a circa 1,5 milioni di persone. Un settore in crescita prima del Covid-19 messo duramente in ginocchio dalla pandemia, con perdite nel 2020 fino al 70% e perciò fondamentale da rilanciare. 

Anche perché “conviene” per l’Italia: l’industria culturale, infatti, può vantare uno dei maggiori effetti “moltiplicatore”: per ogni euro di valore aggiunto prodotto, se ne attivano 1,80 nel resto dell’economia nazionale.