Università di Parma, una nuova laurea per i professionisti dell’alimentare

L’Ateneo lancia il nuovo biennio magistrale in lingua inglese “Global Food Law” con l’obiettivo di creare giuristi per la filiera alimentare

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L'Università di Parma propone una laurea per diventare professionisti del settore alimentare

Parma, 1 ottobre 2024 – Nasce all’Università di Parma il nuovo Corso di laurea magistrale in lingua inglese “Global Food Law: Sustainability Challenges And Innovation che ha l'obiettivo, per la prima volta in Italia, di formare giuristi ed esperti nel diritto del cibo. Le iscrizioni saranno aperte fino al 18 ottobre. Attraverso un biennio professionalizzante e multidisciplinare tra economia, diritto, comunicazione e tecnologia, il corso è volto a formare professionisti nel settore food & beverage con  particolare attenzione ai temi della sostenibilità alimentare, promozione, tutela dell'innovazione e sicurezza alimentare (food safety e food security). Il percorso, che è valso all’ateneo emiliano il riconoscimento di Dipartimento di Eccellenza 2023-2027, rientra nel progetto accademico Food For Future e prevede una forte interattività tra docenti, studenti e mondo dell’impresa. Infatti, gli specializzandi del secondo anno potranno fare tirocini curricolari in grandi aziende del settore alimentare.

Tra i docenti chiamati a dar vita al corso, con la responsabilità scientifica della professoressa Lucia Scaffardi, ordinario di Diritto Pubblico Comparato in Unipr e con un advisory board che può contare sulla riconosciuta esperienza di Sumantra Ray, Aeyel Gross, Michela Petronio e Pierluigi Petrillo, anche il visiting professor Bernd van der Meulen, autentica autorità in materia di food law e numerosi esperti in diritto alimentare, animal welfare, climate change e food waste e agritech.

Dal parmigiano al prosciutto, solo per citare alcuni dei prodotti d’eccellenza, la Food Valley di Parma vale 8,2 miliardi e il 33% arriva dalle esportazioni. Sono più di mille le aziende di un settore che conta 25mila addetti in filiere diverse. Una nuova opportunità per la città, già designata dall’Unesco come “Creativa per la Gastronomia” e sede di alcuni fra i più grandi marchi italiane della filiera food & beverage, in un periodo storico nel quale le emergenze alimentari, i cambiamenti climatici e gli sprechi della filiera sono stati al centro del G7 agricoltura appena conclusosi in Sicilia.