
Parma, 24 gennaio 2024 – Sventata la truffa del prosciutto a Langhirano, un colpo basso sferrato nel cuore della patria del crudo di Parma a marchio Dop. Sono stati sequestrati 180 chili di prosciutti preparati con sottoprodotti di origine animale, non idonei al consumo umano. È quello che hanno trovato i Nas all’interno di un’azienda specializzata nella produzione di prosciutto che si trova nella zona pedemontana del Parmense.

Lo stabilimento dove sono state riscontrare le gravi irregolarità non fa parte della filiera riconducibile al Consorzio del prosciutto crudo di Parma Dop. Però il tentativo di inganno c’è. Durante dei controlli, i carabinieri hanno infatti trovato una partita prosciutti crudi sottovuoto senza le caratteristiche di sicurezza alimentare necessarie per poter finire sulle tavole dei consumatori.
Il sequestro del prosciutti
Accertate le irregolarità, i Nas di Parma hanno proceduto al sequestro di 178 chili di prosciutti crudi sottovuoto stoccati nello stabilimento. Merce che, complessivamente, ha un valore di circa 3mila euro. I prosciutti – “non correttamente identificati come sottoprodotti di origine animale”, come spiegano i Nas – non erano non idonei al consumo umano.
Blocco della merce e sanzioni
Nei confronti del legale rappresentante della società, oltre al blocco della merce, sono
state comminate diverse sanzioni amministrative per un importo complessivo di 6mila euro.