Il 27 agosto vengono comunicati gli esiti dell'esame del dna: Chiara Petrolini è la madre del neonato ritrovato nel giardino. Inizialmente non viene rilasciata quasi nessuna informazione: si fa sapere solo che la mamma è una ragazza residente in zona - non è specificato se nell'abitazione in questione o altrove - così come il padre.
Nel frattempo si attendono i risultati dell'autopsia, che vengono comunicati due settimane dopo. E qui emerge il tragico dettaglio: il bimbo è nato vivo, nei minuti prima di morire ha respirato. I media iniziano a speculare: c'è chi dice sia morto soffocato, chi sostiene sia stato sepolto vivo. La verità emerge solo il 20 settembre: ad uccidere il maschietto è stato uno choc emorragico.