20 settembre: arresti domiciliari per Chiara Petrolini

Chiara Petrolini, 22 anni, in una immagine tratta da Facebook

Chiara Petrolini, 22 anni, in una immagine tratta da Facebook

Il 20 settembre, la procura di Parma dispone la custodia cautelare per Chiara Petrolini, con l'accusa di omicidio premeditato per il neonato rinvenuto ad agosto e di soppressione di cadavere per quello di settembre. 

Non si tratta della prima volta in cui il procuratore richiede una misura del genere: una prima domanda era stata presentata ad agosto, ma il Gip l'aveva negata. Ma il contesto è cambiato radicalmente con il ritrovamento del secondo corpicino. 

Contestualmente, con il rapporto condiviso dalla Procura, emergono numerosi dettagli sulla vicenda. Secondo quanto ricostruito, Petrolini avrebbe deciso sin dai primi mesi di gravidanza che il bambino nato il 7 agosto sarebbe dovuto morire. Nelle settimane precedenti non vi è mai stata una ricerca web della ragazza che lasciasse presupporre il desiderio di diventare madre o di far sopravvivere il bimbo. Tutt'altro: la cronologia mostra ricerche che richiamano all'aborto, all'induzione del parto anche con metodi farmaceutici o violenti, al desiderio di nascondere la pancia e alla soppressione di un cadavere.