Parma, 4 ottobre 2024 - Chiara Petrolini andrà in carcere o rimarrà ai domiciliari? Lo deciderà il gip il 15 ottobre, giorno in cui è stata fissata l’udienza al tribunale del Riesame di Bologna. La 21enne - accusata di omicidio e soppressione di cadavere dopo il ritrovamento di due neonati sepolti nel giardino della casa di famiglia a Vignale di Traversetolo - è agli arresti domiciliari dal 19 settembre. Ma la sua situazione potrebbe cambiare: ecco perché.
Arresti domiciliari
Gli arresti domiciliari sono stati disposti dall’ordinanza emessa dal gip il 19 settembre, ma la Procura ha fatto appello, chiedendo la custodia cautelare in carcere. Secondo l’accusa, i genitori - che sostengono di non essersi accorti delle due gravidanze della figlia - non sarebbero idonei a garantire l’isolamento della ragazza dettato dalla misura cautelate. Secondo quanto ricostruito sin qui dalle indagini, la giovane ha infatti partorito due bambini, uno a maggio 2023 e uno ad agosto 2024.
L’appello della procura
La Procura aveva già chiesto il carcere, ma il gip aveva ritenuto sufficienti i domiciliari, con il divieto di comunicare con persone diverse da coloro che vivono con l'indagata, ovvero i genitori e il fratello minore. Ma non basta. "Il buon esito e l’efficacia della misura non possono essere affidati a quegli stessi genitori che mai di nulla si erano accorti di ciò che avveniva in casa propria”, fanno sapere i pm.