REDAZIONE PARMA

Il fidanzato di Chiara Petrolini: “Mi diceva che prendeva la pillola. In lei mai una cosa fuori posto”

Parla per la prima volta il padre dei due neonati morti trovati nel giardino della villa di Traversetolo: “Come ho fatto a non accorgermene? Lei non cambiava mai, era sempre una maschera”

Parma, 29 settembre 2024 – Parla per la prima volta il padre, inconsapevole fino a poche settimane fa, dei neonati trovati morti nel giardino della villetta di Vignale di Traversetolo. Samuel ha 21 anni, con Chiara Petrolini si conoscono fin dalle scuole elementari ma ora di lei non vuole sapere più nulla. 

Chiara Petrolini, 21 anni, è accusata di omicidio pluriaggravato, di soppressione e occultamento di cadavere: era la mamma dei due neonati trovati morti nella villa di Traversetolo
Chiara Petrolini, 21 anni, è accusata di omicidio pluriaggravato, di soppressione e occultamento di cadavere: era la mamma dei due neonati trovati morti nella villa di Traversetolo

Tutte le tappe del caso: dal punto segreto in casa agli arresti domiciliari

Ora, per la prima volta, parla ai microfoni de Le Iene di Italia 1, intervistato dell’inviata Alice Martinelli: “Vorrei dare una spiegazione a chi non se la dà. Il primo bacio (con Chiara, ndr) è stato in discoteca, oggi è come se fosse un ricordo sporcato. L’anno scorso, a settembre, quando ci siamo rimessi insieme mi sono tatuato sul polso il suo nome. Prima che succedesse tutta questa cosa, nella relazione, lo str...o ero io, e lei quella che mi riportava sempre sulla strada giusta. Riusciva a tenermi dritto, davvero. Quello che ha fatto va contro la persona che era per me. Proprio l’esatto opposto di quello che è ora. Io per lei avrei fatto di tutto. Pensi che magari hai trovato la persona giusta, quella che ti cambia, poi, da un momento all’altro si trasforma nella persona che potrebbe rovinarti tutta la vita. E questo è stato quello che veramente mi ha fatto più male di tutto”.

Poi il ragazzo che ha dormito con la fidanzatina poche ore dopo il parto (di cui era inconsapevole) risponde alla domanda che tutti vorrebbero fargli: “Ma come fai a non accorgertene?”, lei era normale, non cambiava mai. Dal giorno che ci siamo fidanzati fino all’ultimo non l’ho mai vista cambiata, non l’ho mai vista star male. Non si notava nulla, né il seno, né la pancia, né il corpo, niente di niente. Neanche nei suoi atteggiamenti. Io immagino che all’ottavo, al nono mese avesse più paura che si potesse vedere la cosa o che comunque si potesse notare qualcosa, ma non notavi niente. Cambi d’umore? Era una maschera”.

Poi, scende nel dettaglio: “Tra il primo e il secondo bambino c’è stato un anno di stop, fino a che mi ha chiesto di rivederla, e io ci sono cascato un’altra volta. Però, allo stesso tempo penso che se non ci fossi mai cascato probabilmente non si sarebbe saputo nulla del primo bambino”. L’“anno di stop” è stato causato da un’altra relazione di Samuel, poi 'strumentalizzata’ da Petrolini per spiegare il neonato dissepolto nel suo giardino. Questo almeno secondo quanto raccontato dalla mamma del ragazzo: la 22enne si sarebbe giustificata con il fidanzato dicendo che il bambino sarebbe stato nascosto vicino a casa sua dall’"amante” di Samuel, come dispetto

Il ragazzo non si dà pace, non si capacita di quello che è successo, non si arrende all’idea di avere trascorso tanto tempo con una persona che – ora si accorge – non aveva e non ha la più pallida idea di chi sia. “Mi sono rivisto tutto quello che ha detto, ho ristudiato tutto e non torna ancora. Non riesco a spiegarmi come sia successo. Non avevamo rapporti protetti, lei diceva che prendeva la pillola, lo diceva a me e lo diceva alle sue amiche. Poi, pian piano, ha cominciato a dire alle sue amiche che non la prendeva più, ma non a me”.

Il ragazzo racconta ad Alice il giorno del primo ritrovamento: “Il giorno che hanno trovato il primo bambino mi ha mandato un messaggio: ‘Hanno trovato un bambino in casa mia. Siamo scioccati’. Per me era tutto strano, non lo collegavi a lei, non volevo entrare nel merito per non rovinarle la vacanza. Poi mi chiamano i carabinieri. Veramente brutto, non sai cosa fare perché sei consapevole di non aver fatto nulla, cioè, non sei stato tu a fare tutto ma c’entri, in qualche modo c’entri. Io all’inizio pensavo che la stessero raccontando, non ci credevo. Tutt’ora fatico a realizzare”.

Infine, dice: “Non abbiamo mai, neanche per scherzare, parlato di bambini. Non era nemmeno tra i miei piani ma se fosse successo me lo sarei tenuto. Secondo me perché l’ha fatto? Per il giudizio degli altri. Ci teneva al giudizio delle altre persone, infatti rigava dritto in tutto, non c’era mai una cosa fuori posto. Se lei li avesse voluti tenere io non mi sarei tirato indietro. Ora, su di lei, sono vuoto”.