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Parma, errore di 60 centesimi nel pagare una multa: cartella esattoriale di 227 euro

Un cittadino alla seconda notifica, certo di aver già pagato, si è rivolto a Confconsumatori, la quale ha scoperto che la cifra richiesta dal Comune era dovuta all'iscrizione a ruolo per la differenza minima non versata. Il Garante del contribuente ha dato ragione all’uomo. Ma è polemica

Agenzia delle Entrate

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Parma, 4 aprile 2023 - Aveva ricevuto la notifica di una multa da 134,60 euro e l'aveva pagata subito, recandosi alle Poste già il giorno successivo. Inaspettatamente, però, dopo due anni si è visto recapitare dal suo Comune la richiesta di pagamento di altri 227 euro. Il malinteso è nato da una svista dell'impiegato delle Poste ed è stato risolto, alla fine, grazie all'intervento (decisivo) del Garante del contribuente innescato da Confconsumatori. Certo di aver già pagato la multa e di aver inviato copia del pagamento al Comune di competenza, il malcapitato si è rivolto a Confconsumatori Parma. Il Comune, sollecitato dall'associazione, ha spiegato che, avendo pagato solo parzialmente la somma dovuta, era prevista per il diretto interessato l'iscrizione a ruolo con maggiorazione delle spese, seguita dall'emissione della cartella esattoriale.

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L'avvocata Menatti: "Situazioni inique per i contribuenti"

Ricostruendo i fatti, Confconsumatori è così risalita all'errore originario, ovvero la differenza di 60 centesimi nel pagamento della multa: infatti, nel 2020, l'impiegato delle Poste aveva inavvertitamente omesso il numero 6 digitando l'importo. A quel punto, l'avvocata Mara Menatti, di Confconsumatori Parma, si è rivolta al Comune e al Garante del contribuente per segnalare l'accaduto. È stato chiesto di chiarire "la ragione di tale solerzia nell'applicazione della legge da parte della Polizia Locale, nonostante si trattasse di una differenza di soli 60 centesimi, e senza considerare che il contribuente aveva pagato immediatamente" la multa notificata. "Chiediamo che le autorità e gli organi preposti - commenta Menatti - impediscano il verificarsi di situazioni tanto inique nei confronti di contribuenti che provvedono in modo diligente a eseguire i pagamenti, riconoscendo la violazione al Codice della strada, e onorando il proprio debito il giorno successivo alla notifica del verbale, come accaduto al nostro associato".

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