Gabriele Moroni
Cronaca

Bimbi sepolti, le ricerche sul web di Chiara Petrolini sull’aborto e sulla decomposizione di un corpo

Il procuratore di Parma: “Sembrava che il suo unico obiettivo fosse di arrivare alla fine della gravidanza e di uccidere il bambino”

Parma, 20 settembre 2024 – C'è come un fremito di dolore, pietà, incredulo sgomento nelle parole del procuratore di Parma, Alfonso D'Avino. "Sembrava che il suo unico obiettivo fosse di arrivare alla fine della gravidanza e di uccidere il bambino". Mentre, all'insaputa di tutti e senza essere scoperta da nessuno, portava avanti la gestazione, ha fatto uso di marijuana, alcol, sigarette elettroniche, è rimasta inattiva quando le si sono rotte le acque. La scoperta delle ricerche effettuate in internet ha svelato il mondo oscuro di Chiara Petrolini e insieme la sua determinazione: come fare sesso senza che il fidanzato si accorga della gravidanza, come indurre l'aborto con le erbe, varie ricerche sull'aborto al sesto mese.

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La conferenza stampa della Procura di Parma sulla vicenda di Chiara Petrolini (Ansa)
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"Quindi - aggiunge il capo della Procura parmigiana - fin dall'inizio il suo obiettivo era questo". E ancora, a febbraio di quest'anno, la ricerca sulle modalità di decomposizione di un corpo, mentre la mattina del 7 agosto (nella nottata, sola nella sua camera, ha dato alla luce il secondo bambino) un'interrogazione per sapere dopo quanto tempo un cadavere inizia a puzzare.

"Quello - prosegue D'Avino - che ci ha molto impressionato è il dato di una ragazza descritta come normale, cordiale, che svolgeva un'attività a contatto con i bimbi, quelli che accudiva come baby sitter, quelli che accompagnava per la colonia estiva. Cosa c'è dentro di lei? A meno di ventiquattr'ore dall'uccisione del secondo bambino ha avuto la forza, non solo fisica, di andare dall'estetista, di andare al bar, in vineria, tornare al bar dopo che la vineria aveva chiuso. Il giorno dopo la morte del primo figlio ha fatto shopping con le amiche e poi il solito giro nei bar".