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Chiara Petrolini, ricorso in Cassazione contro la custodia cautelare in carcere

Il difensore della 21enne si è opposto alla decisione del Riesame. Al momento la ragazza è ai domiciliari, accusata dell’omicidio dei neonati trovati morti nella villetta di Traversetolo (Parma)

Parma, 10 dicembre 2024 - Presentato il ricorso contro la custodia cautelare in carcere di Chiara Petrolini, la 21enne di Traversetolo accusata di omicidio e soppressione del cadavere dei due neonati trovati morti nel giardino di casa.

Il difensore della ragazza, l’avvocato Nicola Tria, ha depositato il ricorso in Cassazione contro la decisione del tribunale del Riesame di Bologna che lo scorso 17 ottobre ha accolto la richiesta della procura parmense per trasformare gli arresti domiciliari e trasferire la ragazza in carcere. Al momento Chiara si trova ancora a casa, il suo trasferimento in cella è sospeso in attesa della decisione finale della Cassazione.

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Chiara Petrolini e la villetta dove sono stati trovati i neonati morti

La giovane è accusata dai pm della procura e dai carabinieri di Parma, che indagano sul caso, di omicidio e soppressione di cadavere in relazione al ritrovamento dei corpi di due neonati, da lei partoriti a poco più di un anno di distanza - il primo nel maggio 2023 e il secondo nell’agosto 2024 - al termine di gravidanze di cui nessuno avrebbe saputo nulla, né i familiari né il fidanzato.

Lo scorso 20 settembre, il gip del tribunale di Parma aveva disposto gli arresti domiciliari, ma la Procura aveva fatto appello e quindi si è pronunciato il Riesame, segnalando il rischio di reiterazione e l'insufficienza della custodia cautelare a casa coi genitori, che potrebbero non essere in grado di garantire l’isolamento della figlia. Al momento l'esecuzione della misura in carcere rimane sospesa fino alla pronuncia della Cassazione. L’ordinanza della custodia in carcere è stata depositata il 30 novembre.