Parma, 8 luglio 2021 – Barilla scommette sul trasporto sostenibile, l'obiettivo è arrivare a far viaggiare su ferro circa 110mila tonnellate di prodotti alimentari. Dalla pasta ai sughi, pesti e prodotti da forno, sono tante le tipologie di prodotti che nei prossimi mesi verranno spediti sempre di più con i treni. I prodotti usciranno a bordo di tir dalla sede centrale di Parma dagli altri stabilimenti dislocati in giro per l'Italia e poi raggiungeranno i centri di smistamento merci, così da essere trasferiti a bordo dei treni.
Un impegno iniziato a maggio con l'avvio di nuovi trasporti intermodali ferroviari che attraversano il Paese sia sulla dorsale tirrenica che su quella adriatica, dagli interporti di Parma e Piacenza ai terminal di Marcianise, in Campania e con Bari, in Puglia.
L'iniziativa, realizzata con un accordo esclusivo con l'operatore Gts, attivo nel trasporto intermodale delle merci, permette di far viaggiare sui treni, invece che su gomma, circa 110mila tonnellate delle varie tipologie di prodotti commercializzati.
Questo ulteriore investimento gestirà un flusso di circa 6mila trasporti all'anno, che permetteranno di ridurre in media di circa il 60% le emissioni di CO2, pari a 6mila tonnellate in meno, rispetto al trasporto su gomma e di togliere dalla strada circa 6mila camion, garantendo così maggiore sicurezza stradale ed efficienza organizzativa.
Da diversi anni Barilla si occupa di favorire soluzioni a ridotto impatto ambientale nel trasporto di materie prime e prodotti finiti. In Svezia e Germania, il Gruppo ha incrementato la quota di prodotti che "viaggiano" in treno.
In Italia, ha introdotto soluzioni di trasporto per i prodotti finiti con mezzi alimentati a gas metano liquido e da anni è in prima linea con diversi progetti legati al trasporto su rotaia della materia prima grano. Solo nel 2019, Barilla ha trasportato sui treni oltre 100mila tonnellate di grano, duro e tenero, generando un risparmio di CO2 di oltre il 70% rispetto al trasporto su gomma.