Padova, 14 marzo 2023 - Non sarà un’edizione qualsiasi, quella in cartellone il prossimo 23 aprile. Se la Padova Marathon 2022 ha visto il ritorno dell’evento nella sua formula classica e vincente nel 2023 l’obiettivo è quello di consolidare ulteriormente un evento che sempre più vuole essere una festa, in grado di coniugare l’ampia partecipazione popolare all’alto livello tecnico.
Proprio in quest’ottica Assindustria Sport, società organizzatrice, ha studiato il modo di rendere la gara da 42 chilometri ancora più accattivante e veloce, adottando alcuni ritocchi nel percorso, lievi ma significativi, capaci di destare un sicuro interesse nei podisti. Innanzitutto, cambia il punto di partenza. L’area resta quella dello Stadio Euganeo, ma ci si sposta su Viale Nereo Rocco, per continuare a sfruttare la logistica e gli spazi esterni dello stadio e, allo stesso tempo, rendere l’avvio più fluido e diretto. Sono poi state riviste una serie di rotonde, nell’area di Ponterotto, a Padova, e all’interno del territorio di Selvazzano Dentro, per rendere più scorrevole la gara. Ma la novità più succosa è probabilmente data dal passaggio di fronte alla splendida Villa Cavalli a Bresseo di Teolo, con tanto di giro di boa panoramico proprio davanti al viale d’ingresso, attorno al chilometro 20.
Le novità sono state presentate martedì 14 marzo in una cornice davvero eccezionale, quella delle sale della storica abbazia di Praglia, che, peraltro, fa da sfondo anche a un tratto del percorso. Padrone di casa il sindaco di Teolo Valentino Turetta, affiancato dall’assessore allo sport del Comune di Padova Diego Bonavina, dalla sindaca di Rubano Sabrina Doni, dalla sindaca di Selvazzano Dentro Giovanna Rossi, dal sindaco di Abano Terme Federico Barbierato, dal sindaco di Montegrotto Terme Riccardo Mortandello e dal vicepresidente della Provincia Vincenzo Gottardo. Con loro, il presidente di Assindustria Sport Roberto Gasparetto. “Da mesi siamo al lavoro per mettere gli atleti nelle condizioni ideali per esprimersi al massimo. Lo facciamo anche adottando alcune interessanti variazioni nel percorso della gara più lunga, che la rendono ancora più veloce, più bella e più stimolante. Il tutto continuando a coinvolgere l’area termale, che dal 2016 ha saputo conferire all’evento una dimensione più internazionale e più attenta al turismo sportivo, adottando promozioni ad hoc studiate per i maratoneti, in grado di offrire la possibilità a chi sceglie il nostro evento di approfittare di un’oasi di benessere, peraltro perfetta per il recupero muscolare del runner e dello sportivo in generale. Siamo convinti che siano i dettagli a fare la differenza, ed ecco perché abbiamo sottoposto il percorso a questo leggero ma, siamo convinti, fruttuoso restyling, in grado di favorire prestazioni ancora migliori”. E chissà che non si possano provare a battere anche i record della corsa: per gli uomini appartiene all’etiope Aredo Toleda Tadese (2 ore 09’02, stabilito nel 2011) e per le donne all’etiope Waganesh Mekasha (2 ore 29’18”, del 2018). In attesa di scoprirlo, che gli interventi adottati abbiano colto nel segno lo confermano due figure che di maratona se ne intendono, come Ruggero Pertile (oggi Direttore tecnico di Assindustria Sport, ma due volte vincitore sul traguardo di Prato della Valle e tre volte olimpico) e Anna Incerti (campionessa europea nel 2010, a sua volta olimpica in tre edizioni dei Giochi a cinque cerchi): i due ex campioni azzurri hanno testato il tracciato in anteprima, riassumendo la loro esperienza in un simpatico video di lancio, presentato per l’occasione. Insomma, molte le novità nel percorso disegnato dall’architetto Stefano Bassan (misuratore ufficiale dell’Aims-Iaaf - Association of International Marathons and Distance Races), ma gli ingredienti principali rimarranno quelli che tanto successo hanno riscosso in questi anni, a partire dal coinvolgimento di Rubano, Selvazzano Dentro e Teolo, dal passaggio nel cuore pedonale di Abano Terme, con il rientro a Padova attraverso la parte più affascinante e storica della città - toccando Piazza dei Signori, Piazza della Frutta, il Caffè Pedrocchi, Palazzo del Bo e la Basilica di Sant’Antonio, luogo simbolo della cristianità - fino all’arrivo nello straordinario scenario offerto da Prato della Valle. Senza contare il coinvolgimento di Montegrotto Terme attraverso la mezza maratona, che sempre più adesioni ha saputo riscontrare negli anni.