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Padova, medici no vax: "Non si può spostarli in reparti Covid"

L'Ordine dei Medici contrario ai trasferimenti sia perché implica accettare che l'operatore non si vaccini, sia perché viene meno la tutela del lavoratore

protesta dei sanitari no vax (immagine di repertorio)

protesta dei sanitari no vax (immagine di repertorio)

Padova, 10 agosto 2021 - È netto il giudizio del presidente dell'Ordine dei medici di Padova, Domenico Crisarà, sulla proposta, avanzata dal direttore della Sanità veneta, Luciano Flor, di destinare i sanitari che hanno deciso di non vaccinarsi ai reparti Covid degli ospedali, dove non ci sarebbe il rischio di contagiare pazienti che hanno già contratto la malattia.  Una soluzione che ha ricevuto il plauso di altri rappresentanti della categoria, ma non quella di Crisarà: "Avvallando questa proposta andiamo di fatto a sconfessare tutte le linee decisionali adottate in tutti questi mesi di pandemia e anche negli scorsi anni relativamente alle altre campagne vaccinali, vale a dire che non si può accettare l'idea che un medico rifiuti il vaccino".

Implicazioni anche sulla tutela del lavoratore

Dunque i medici devono vaccinarsi obbligatoriamente e non essere spostati in altri reparti, sostiene il presidente dell'Ordine padovano, anche per altre ragioni: "Per quanto riguarda lo specifico, vale a dire di impiegare i sanitari che non desiderino sottoporsi alla vaccinazione proprio nei reparti Covid ,si incorre in altre due questioni non meno importanti: la prima è che non si possono spostare i medici da un reparto all'altro senza tener conto delle loro specifiche professionalità e competenze. La seconda, a mio avviso ancora più urgente, è che si viene meno alla tutela della salute della persona nel momento in cui si mette un soggetto non vaccinato e quindi più a rischio, proprio in un reparto Covid. Ci troviamo dinanzi ad un paradosso sul quale, come Ordine dei Medici di Padova, abbiamo l'obbligo di chiedere ulteriore riflessione".