Padova, 16 maggio 2022 – È pronta la graduatoria delle eccellenze universitarie italiane, Padova fa il pieno di consensi con 29 dipartimenti su 32 inseriti nella lista di qualità pubblicata dal Miur. Quello di Padova è così, tra gli atenei statali italiani, ad annoverare il maggior numero di Dipartimenti abilitati a partecipare alla selezione nazionale, con ben 20 di loro al primo posto con il massimo valore (100) e i rimanenti 9 con valori ben sopra a 90, a fronte della soglia minima di 73 che consentiva l'ingresso in graduatoria, che di fatto permette di sbloccare i finanzianti sulla ricerca.
Sono 350 i dipartimenti selezionati dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario (Anvur) in questa prima rosa, ammessi a competere alla selezione finale dei 180 dipartimenti di eccellenza per il quinquennio 2023-2027. Questo risultato ribadisce la posizione di preminenza dell'Università di Padova nel panorama delle grandi università italiane e rafforza le ambizioni di successo nella imminente selezione.
Eccellenze universitarie, cosa c'è da sapere:
- Mapelli: “La nostra ricerca è di alto livello”
- Zaia: "Glorioso passato, con un futuro sicuro"
- Gli indicatori di qualità: quali sono
- Accesso ai finanziamenti
Mapelli: “La nostra ricerca è di alto livello”
“Venti dipartimenti che raggiungono la vetta, in Italia, nelle loro discipline, 29 che soddisfano i requisiti per diventare d'eccellenza: non sono semplici cifre, ma la rappresentazione tangibile di quanto la ricerca nel nostro ateneo sia di alto livello”, è il commento di Daniela Mapelli, rettrice dell'Università di Padova. “C'è grande felicità e orgoglio nel poter dire che si tratta del miglior risultato fra tutti gli atenei, ma c'è soprattutto un profondo senso di riconoscenza per donne e uomini che hanno fatto sì, con il loro lavoro prezioso e appassionato, di poter ottenere un riconoscimento che dà lustro a tutto l'Ateneo”, conclude.
Zaia: "Glorioso passato, con un futuro sicuro"
“Nel suo ottocentesimo anniversario dalla fondazione, l'Università di Padova dimostra di essere predisposta ai più alti livelli qualitativi di didattica e ricerca e che potrà continuare per tanti secoli ancora ad affermarsi tra i più prestigiosi atenei del mondo. Oltre ad un glorioso passato, vanta importanza internazionale nel presente, proiettata in un sicuro futuro”. Queste le parole del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, alla notizia che l'ateneo patavino è tra gli italiani quello che dispone del maggior numero di dipartimenti nella graduatoria di eccellenza predisposta da Anvur.
“Mi congratulo con la rettrice e tutti coloro che hanno consentito la realizzazione un simile traguardo. I numeri – conclude Zaia – sono la prova tangibile di grande impegno e passione. Il Veneto si conferma una grande realtà dove le istituzioni accademiche dialogano alla pari con quelle più importanti nel mondo”.
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Gli indicatori di qualità: quali sono
La graduatoria è stata predisposta da Anvur sulla base dell'Indicatore standardizzato di performance dipartimentale (Ispd), calcolato a partire dai risultati della valutazione della qualità della ricerca (Vqr) nel periodo compreso tra il 2015 e il 2019. Il risultato per UniPD migliora ulteriormente quello già eccellente ottenuto nel 2017, in relazione alla selezione per il quinquennio 2018-2022, che ha visto finanziati 13 dipartimenti dell'ateneo euganeo, le cui relazioni finali sono state tutte valutate positivamente.
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Accesso ai finanziamenti
La selezione Anvur fa parte del percorso per il secondo quinquennio dei Dipartimenti d'eccellenza previsto da un decreto della ministra dell'Università, Cristina Messa. Ora la Commissione, composta da sette membri, dovrà valutare le domande di finanziamento che verranno presentate dalle università statali, ma ad essere selezionati saranno 180 Dipartimenti di eccellenza per il periodo 2023-2027.
Entro il 31 dicembre, verrà pubblicato l'elenco dei Dipartimenti che risulteranno assegnatari del finanziamento previsto. La graduatoria è stata predisposta da Anvur sulla base dell'Indicatore Standardizzato di Performance Dipartimentale (Ispd), calcolato a partire dai risultati della valutazione della qualità della ricerca 2015-2019.