West Nile: a Padova il secondo decesso in Italia dall’inizio dell’anno

La Provincia di Padova è nella ‘zona rossa’ dei contagi nel nostro Paese. Al momento ricoverate altre tre persone in Veneto. Zaia: “Limitare le punture di zanzara”

A sinistra, il virus West Nile al microscopio, trasmesso dalle zanzare Aedes

Padova, anziano morto per la West Nile: è il secondo in Italia nel 2024

Padova, 27 luglio 2024 – Il secondo morto in Italia per il virus West Nile nel 2024 è stato registrato nel Padovano: si tratta di un 86enne residente a Candiana. L’anziano si trovava già nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Schiavonia per via dell’aggravarsi delle sue condizioni.

La provincia di Padova è nell’occhio del ciclone per quanto riguarda i contagi da West Nile. Ad essere colpiti sono in particolare gli anziani, specie se già fragili o immunodepressi. Al momento ci sono altri tre pazienti ricoverati in Veneto per il virus.

La malattia West Nile – derivante dall’omonimo virus – non è contagiosa: secondo il ministero della Salute, l’uomo si infetta attraverso la puntura di zanzare a loro volta infette, entrate in contatto con il patogeno tramite gli uccelli. I sintomi compaiono dopo pochi giorni, ma hanno breve durata: mediamente 5 o 6 giorni. La West Nile può provocare febbre alta, mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi della vista, torpore e nei casi peggiori convulsioni fino alla paralisi e al coma.

Zaia: “Prestare attenzione e limitare le punture di zanzara”

“Senza allarmismi, ma è bene prestare maggiore attenzione alla diffusione delle malattie estive – ha commentato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia – I nostri esperti hanno identificato focolai di zanzare infette nelle province di Rovigo, Venezia e Padova. È possibile, quindi, che i casi di West Nile aumentino”. Il governatore ha ricordato come è possibile ridurre l’eventualità di contagiarsi: “È necessario proteggerci con repellenti e proteggere le nostre case attraverso zanzariere e misure di protezione. All'aperto in particolare, ma anche in casa e nei contesti domestici è fondamentale limitare le punture”.