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Uno Bianca, Alberto Savi in permesso premio dal carcere di Padova. Stefanini: "Vergogna"

Il più giovane dei tre fratelli Savi sta scontando a Padova la condanna di ergastolo per i 24 omicidi commessi dalla bnda della Uno Bianca. Ha già ottenuto diversi permessi premio

Padova, 4 gennaio 2022 – È uscito dal carcere in permesso premio Alberto Savi, il più giovane dei tre fratelli della banda della Uno Bianca che ha potuto usufruire di qualche giorno di libertà lasciando temporaneamente la casa circondariale di Padova. Dura la reazione dei parenti dei tre carabinieri uccisi al Pilastro di Bologna il 4 gennaio 1991. E oggi, a 31 anni da quell’efferato omicidio, la commemorazione delle vittime a Bologna.

"Provo vergognacommenta una parente di Otello Stefanini, uno dei giovani militari trucidati – per il fatto che degli assassini che hanno ucciso 24 persone possano avere delle licenze premio. Sento tantissima rabbia perché non è giusto: sono la prima a dire che si devono recuperare i giovani, ma non gli assassini, e mi sono sentita dire in televisione che loro uccidevano per il 'gusto' di uccidere. Non perdonerò mai queste persone finché vivo. La verità vera sulla Uno Bianca non è quella che ci hanno sempre voluto far credere".

Da qualche anno Alberto Savi, ex poliziotto e il più giovane dei tre fratelli della banda, usufruisce di permessi premio e anche recentemente ne ha beneficiato, uscendo alcuni giorni dal carcere di Padova dove sconta l'ergastolo. Fabio e Roberto Savi, i due capi della banda, non risultano invece aver avuto ancora accesso a benefici, detenuti dal 1994: attualmente si trovano a Bollate, nel Milanese.